Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere un articolo de "Il Giornale" che parla delle femministe americane che manifestano contro il presidente Trump.
Le femministe anti-Trump hanno organizzato una nuova contestazione in tutti gli Stati Uniti contro Donald Trump. Tra le organizzatrici c'è stata anche la terrorista palestinese Rasmea Yousef Odeh.
Ora, mi chiedo come possono queste signore dirsi a favore dei diritti delle donne quando tra gli organizzatori delle loro manifestazioni vi è anche una persona che sostiene una cultura contro la donna.
Questo è il mistero degno di Agatha Christie.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Non credo che quella araba sia una cultura contro la donna peggiore della nostra. La donna oggetto, le ragazzine letteralmente svestite che fanno sfoggio in TV quasi da prostitute delle loro tette e labbra rifatte al servizio degli uomini, nei paesi arabi non le vedo. La nostra donna è sottomessa di fatto ed in maniera ancor peggiore di quella araba.
RispondiEliminaÈ razzista soprattutto chi è incapace di autoanalizzarsi. È razzista chi ha lo sguardo corto. È incredibile liquidare una intera cultura di mezzo miliardi di uomini in tal modo, tra l'altro generalizzando e buttandoci dentro decine e decine di paesi ed etnie diverse. Non so se nel suo razzismo c'è più ignoranza o odio ideologico. E comunque più guardo le altre culture (compresa quella araba) e più mi vergogno della mia che è ormai senza spirito né altri valori che non siano quelli del denaro. Mi vien da dire, anche riguardo alla donna: senti da che pulpito!
Personalmente, non odio nessuno.
RispondiEliminaNon amo il "politicamente corretto".
Da noi, la donna è libera.
Se vuole andare in giro "svestita" (cosa che personalmente non approvo) lo può fare liberamente, senza rischiare di prendere le botte dal marito e dal padre.
Chi viene da noi deve rispettare la nostra cultura.
Spero di essere stato chiaro.