ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di queste parole di Eliot Higgins, blogger e investigatore britannico, inventore di una metodologia investigativa basata sulle Fonti Aperte, OSINT. Da un'intervista a Wired:
"Forse perché per verificare ogni notizia ci vuole tempo. In più, i materiali disponibili sono moltissimi. Il risultato è che molti giornalisti rinunciano in partenza. Il paradosso è che alcune tra le fonti più potenti sono anche le meno sfruttate. Prendi Youtube: quante persone davvero seguono tutti i gruppi che postano video dalla Siria? In realtà, con il mio lavoro credo di aver dimostrato che la verifica sulle fonti open source non soltanto è possibile, ma è persino più rapida di quanto si pensi. La mia speranza è che sempre più persone seguano il mio esempio, magari usando le nostre guide pratiche. Io ho voluto concentrarmi soprattutto sulla Siria, ma prova a pensare a quante informazioni arrivano in questo momento dall’Iraq tramite i social media. Sapere che tanto materiale viene trascurato, è quasi una vergogna.".
Io penso che queste parole siano una risposta a quello che vorrebbe proporre il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini: la censura.
Ora, che in rete girino anche delle fake news è vero.
È vero anche che vi sono persone che usano internet per fare del male, per esempio il cyberbullismo.
Però, non è censurando la rete che si impediscono queste cose.
Io penso che si debbano sanzionare coloro che diffondono notizie che possono avere conseguenze penalmente rilevanti ma non si deve toccare la libertà.
Serve buonsenso.
Cordiali saluti.
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