The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
venerdì 17 febbraio 2017
CETA, due parole
Cari amici ed amiche,
prendo spunto da questo video di Matteo Salvini, il quale parla al Parlamento Europeo, attaccando il CETA, l'accordo tra Unione Europea e Canada.
Premetto due cosa: la prima è il fatto che io non abbia nulla contro gli OGM. Se una cosa serve a migliorare un prodotto va bene.
Ricordo che il mais OGM non sviluppa l'Aspergillus Flavus, che una muffa che produce aflatossine, le quali sono cancerogene per il fegato.
La seconda è il fatto che io non abbia neppure nulla contro il commercio con il Canada.
Anzi, il Canada ha un grande mercato.
Però, sul CETA ho delle perplessità e (se fossi stato un parlamentare europeo) non l'avrei votato.
Per com'è stato fatto, sembra che esso sia l'ennesimo trattato contro l'Italia o comunque un trattato in cui i prodotti italiani non sono trattati alla pari rispetto agli altri.
Ricordo che in Canada si producono prodotti simili a quelli nostri.
In un trattato con il Canada, io avrei chiesto alle autorità canadesi di imporre ai produttori di finto "made in Italy" dei segni che lo distinguano da quello vero.
In poche parole, i produttori canadesi di falsi prodotti italiani non dovrebbero più spacciarli per prodotti italiani autentici.
Così, il consumatore potrebbero distinguere il vero prodotto italiano da quello falso.
Ergo, servono garanzie per il "made in Italy".
Sappiamo tutti che il finto "made in Italy" in Canada danneggia il commercio di quello vero, anche perché costa meno.
Non mi pare che il CETA tenga conto di ciò.
Cordiali saluti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Il CETA è stato votato da Forza Italia (su tutti Laura Comi). Credo che non la voterò più, né lei, né il partito.
RispondiEliminaIl problema non è il commercio con il Canada ma il com'è stato impostato il CETA.
RispondiEliminaNo, il problema è Forza Italia. Con me hanno definitivamente chiuso: il voto al CETA tradisce tutte le loro parole. Non voto più un partito pro Merkel e UE. Troppe ambiguità, anzi ormai nemmeno quelle. Voterò Salvini.
RispondiEliminaSalvini si dovrà alleare con Forza Italia, se non vorrà perdere.
RispondiEliminaMa comunque occorre votare salvini, quale sarà il risultato. Infatti Se vinciamo il timone sarà leghista, se perdiamo sarà un voto in meno a...renzi. Forza Italia ha ormai gettato la maschera: non la voto nemmeno sotto tortura, voterò lega.
RispondiEliminaC'è ormai il proporzionale, lo tenga a mente: le giravolte saranno all'ordine del giorno. A destra solo con salvini si è sicuri di non dare un voto a renzi. Ormai l'hanno capito anche i muri che fine faranno i voti a FI in caso di sconfitta del centrodestra.
RispondiEliminaIl problema è che con un proporzionale le maggioranze si fanno in Parlamento.
RispondiEliminaComunque, se vuole governare, la Lega si deve alleare con qualcuno.
Infatti se il centrodestra non vince, Fi si alleerà in parlamento col pd (se quest'ultimo ne avrà bisogno). Lo dicono anche i muri. Dunque voterò lega poiché il voto di sicuro sarà di destra e funzionale alla causa anti UE. Del resto la vicenda CETA (politicamente gravissima) vale più di mille parole.
RispondiEliminaMi piace ciò che scrive, la sua linea di pensiero, ma a questo punto storico-politico faticherei davvero a comprendere un suo voto a FI.
In questo periodo c'è tanta confusione, anche dentro i partiti.
RispondiEliminaForza Italia non è immune a ciò.
Io aspetto, vedo e poi agirò di conseguenza.