Tiziano Renzi, padre dell'ex-premier Matteo, è indagato.
Appena archiviate le accuse per bancarotta fraudolenta della sua azienda, Chil Srl, i cui debiti venivano coperti da Fidi Toscana, i carabinieri hanno di nuovo bussato alla sua porta di Rignano sull'Arno per consegnargli la notifica di iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Roma per traffico di influenze circa i rapporti avuti con l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo riguardo a diverse commesse pubbliche, in particolare l'appalto da 2,7 miliardi di euro per il Facility management (Fm4) indetto da Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione) nel 2014 per l'affidamento dei servizi gestionali di uffici pubblici, università e centri di ricerca.
Ora, io esprimo un parere a riguardo.
Premetto che non faccio processi contro nessuno (per i processi ci sono i tribunali) ma apro una polemica.
Quando a finire nelle tempeste giudiziarie erano il presidente Berlusconi e la sua famiglia certi giornali scrivevano pagine intere in cui vi era scritto che il presidente Berlusconi era già colpevole, ancora prima della sentenza.
Lo stesso sta accadendo a Virginia Raggi a Roma.
Io non ho simpatie per Virginia Raggi e penso che si dovrebbe dimettere da sindaco di Roma perché non sta governando.
Non mi piace nemmeno il Movimento 5 Stelle. Anzi, lo ritengo pericoloso perché un movimento che vuole rappresentare tutti non è destinato ad essere capace di governare o è destinato a fare grandi casini.
Però, anche contro di lei stanno facendo un processo mediatico, ancora prima della sentenza del tribunale.
Adesso che ad essere toccata è la famiglia di Renzi, la cosa passa in cavalleria e viene trattata con l'acqua di rose.
Non credo che si renda ai cittadini un buon servizio di informazione.
Cordiali saluti.
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