sulla sua pagina di Facebook, il presidente Berlusconi ha scritto:
"Il Comitato di Presidenza di Forza Italia, riunito a Roma il 4 Febbraio 2015, analizzata la situazione politica verificatasi nel percorso che ha portato all'elezione del Presidente della Repubblica, ha stabilito quanto segue.
Al nuovo Capo dello Stato vanno i nostri auguri più calorosi di buon lavoro sicuri che saprà essere un arbitro imparziale della vita politica del paese e un custode attento degli equilibri democratici delle nostre istituzioni.
Denunciamo il metodo scelto dal Partito Democratico per arrivare alla designazione del candidato Presidente. La stima e il rispetto, umano e politico, per la persona designata, non possono farci velo nel giudicare inaccettabili le modalità adottate nella trattativa tra le forze politiche dal partito di maggioranza relativa. Modalità che hanno sconfessato quel principio di condivisione delle scelte istituzionali, elemento fondante del patto sulle riforme da noi sempre onorato.
La decisione di procedere unilateralmente all'indicazione della più alta carica dello Stato in un momento tanto delicato per le nostre istituzioni, interessate dal più vasto cambiamento dall'approvazione della Costituzione Repubblicana, costringe il nostro movimento politico a denunciare lo spirito e i presupposti degli accordi che hanno fin qui guidato il cammino delle riforme approvate insieme al Partito Democratico e alle altre forze di maggioranza.
Resta profonda la nostra convinzione, espressa fin dalla fondazione del nostro movimento politico, della necessità di modificare il funzionamento dello Stato per renderlo efficiente e governabile.
Da opposizione responsabile, quale siamo sempre stati, voteremo solo ciò che riterremo condivisibile per il bene del Paese, senza pregiudizi, come peraltro abbiamo fatto sino ad oggi.
Riteniamo Forza Italia libera di valutare quanto proposto di volta in volta, senza alcun vincolo politico derivante dagli accordi che hanno fin qui guidato, nello spirito e negli obiettivi, un percorso comune e condiviso che oggi è stato fatto venir meno dalla nostra controparte.
Il Comitato di Presidenza chiede quindi ai Gruppi Parlamentari di valutare, nel prosieguo del cammino di approvazione delle leggi di riforma che fino ad oggi ci hanno visto impegnati in un sostegno generalizzato, le modalità di attuazione di quanto sopra espresso.".
Il "Patto del Nazareno" tra Partito Democratico e Forza Italia è rotto.
Il metodo con cui il premier Matteo Renzi (nella foto) ha proposto la candidatura di Sergio Mattarella al Quirinale è stato inaccettabile.
In pratica, Renzi ha voluto l'appoggio di Forza Italia per le riforme e poi si è disinteressato delle opinioni altrui e per il Quirinale ha proposto una persona gradita al suo partito e l'ha imposta agli altri.
Oltretutto, riguardo alle riforme, il "Patto del Nazareno" era di fatto un appannaggio dato a Renzi, che cambiava le carte in tavola come e quando voleva.
Evidentemente, in Forza Italia, qualcuno aveva condotto male la cosa, lasciando spazio a Renzi.
Per questo, io sono tra quelli che ritengono che i vertici del partito siano da rinnovare, ferma restando però, la leadership del presidente Silvio Berlusconi.
Oltretutto, al di là delle apparenze, queste riforme proposte da Renzi hanno ben poco di quelle proposte dal centrodestra.
Per esempio, il centrodestra è sempre stato per il presidenzialismo e per il federalismo.
Le riforme proposte da Renzi, invece, riducono la partecipazione dei cittadini (con il Senato e le Province non più elettive) e non riducono anche gli spazi di autonomia, svuotando le Regioni delle proprie competenze.
Ora, si rifaccia l'alleanza con la Lega Nord e con i Fratelli d'Italia.
Il "Patto del Nazareno" è rotto e la colpa è solo del Partito Democratico, democratico di nome ma non di fatto.
Cordiali saluti.
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