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giovedì 5 febbraio 2015

Agli amici catanesi, buona festa di Sant'Agata!



Cari amici ed amiche,

oggi è la festa di Sant'Agata e a Catania ci sono grandi festeggiamenti.
Agata nacque a San Giovanni Galermo (Catania) l'8 settembre 229 AD.
Per qualcuno, ella nacque l'8 settembre 235 AD.
La sua famiglia era nobile.
Per i cristiani, quegli anni erano bui e per Agata non ci fu eccezione.
L'Impero Romano era in crisi ed i pagani accusavano i cristiani di avere causato l'ira degli dei (poiché i cristiani non sacrificavano di fronte ai loro simulacri) che li avevano puniti con le sconfitte militari.
Nel 249 AD divenne imperatore Decio (201-251).
Questi era profondamente anticristiano ed iniziò ad istituzionalizzare le persecuzioni contro i cristiani.
Nel 251 AD Agata fu presa dalle autorità e perseguita.
Il il proconsole Quinziano decise dapprima di "rieducare" Agata affidandola ad una donna di facili costumi.
La donna in questione si chiamava Afrodisia.
Afrodisia la tentò in ogni modo, con azioni decisamente oscene ma Agata non cadde.
Sconfitta e delusa, Afrodisia riconsegna a Quinziano Agata dicendo: “Ha la testa più dura della lava dell’Etna”. Allora furioso, il proconsole imbastì un processo contro di lei, che si presentò vestita da schiava come usavano le vergini consacrate a Dio; “Se sei libera e nobile” le obiettò il proconsole, “Perché ti comporti da schiava?” e lei risponde “Perché la nobiltà suprema consiste nell’essere schiavi del Cristo”.
Qunziano, allora, la fece fare ogni male, come la rimozione dei seni con delle pinze.
Rimandata in cella sanguinante, Agata ebbe una visione di San Pietro con un bambino che le risanò i seni.
Dopo quattro giorni di carcere, Agata venne portata di nuovo di fronte a Quinziano.
Quando la vide guarita, questi le chiese di cosa fosse accaduto.
Agata rispose che fu Cristo a guarirla.
Allora, infuriatosi, il proconsole Quinziano la fece ardere su un letto di carboni ardenti ed ordinò che il suo corpo fosse straziato con punte arroventate.
Le sue carni bruciarono ma il suo velo non arse. Esso divenne una delle più preziose reliquie di Sant'Agata.
Riportata in cella agonizzante, Agata morì qualche ora dopo. 
Nel 252, ad un anno dalla morte di Agata. il suo velo fu messo di fronte ad una colata di lava che proveniva dall'Etna e che minacciava Catania. 
Questa colata di lava si arrestò.
Santa per la Chiesa cattolica e per quella greco-ortodossa, Sant'Agata è patrona di Catania, della Repubblica di San Marino, di Sant'Agata Feltria (in Provincia di Rimini) e di Malta.
Agli amici catanesi e a quelli dei luoghi in cui Agata è patrona, auguro buona festa.
Cordiali saluti.

Per maggiori informazioni, seguite il link http://www.santiebeati.it/dettaglio/22650

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