com'è noto, io faccio parte di uno dei piccoli gruppi sinodali dell'Unità Pastorale "San Leone Magno", per il Sinodo della Chiesa mantovana.
Una sensazione che ho io (e non solo io) è che il sinodo rischi di diventare una manifestazione bella nelle intenzioni ma resa completamente inefficace dalla burocrazia.
Infatti, la burocrazia nella diocesi rischia di nullificare i contributi del laicato nei piccoli gruppi sinodali, rendendo il sinodo stesso inefficace.
In poche parole si rischia di fare un evento atto a migliorare la Chiesa mantovana che però non cambierà nulla.
La Chiesa mantovana ha bisogno di una riflessione al suo interno.
Per esempio, essa deve sapere dare una risposta alle tematiche e le sfide che questa realtà secolarizzata sta ponendo a noi cattolici.
Per esempio, io ho posto il tema del culto dei santi, che qui nella zona di Mantova sta perdendo forza.
Anche per questo motivo, io ho proposto di portare qui su San Gabriele dell'Addolorata.
Inoltre ci sarebbe anche da rimettere a posto l'aspetto liturgico.
Per esempio, ci sono certe liturgie "moderne" che non trasmetto più spiritualità.
Oltre a ciò, ci sarebbe da trattare l'aspetto della carità e quello dei temi etici, a cominciare dalla difesa della famiglia e della vita dal suo inizio alla sua fine.
Secondo me, se venisse scavalcato dalla burocrazia, per il sinodo sarebbe un fallimento.
Questo non deve accadere.
Cordiali saluti.
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