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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 14 novembre 2014

Lettera aperta al Sindaco di Messina Renato Accorinti

Egregio signor Sindaco,

l'ho sentita parlare nella trasmissione "L'Aria che tira" e dire delle cose in merito ai danni che ha causato il maltempo.
Lei ha fatto un discorso sull'ambiente e sull'esigenza di ridurre le spese militari.
Ora, notoriamente, io ho delle idee opposte alle sue.
Io sono un uomo che ha una certa identità personale,  politica, culturale e religiosa di tendenze conservatrici (un termine che va analizzato più a fondo) e (per dovere di cronaca) sono anche un sostenitore di Israele.
Tuttavia, voglio spiegare il motivo per cui io non la pensi come lei e ritenga irrealizzabile ciò che lei afferma, senza stupidi fanatismi ideologici.
Lei dice: "Bisogna ridurre le spese militari!".
Ora, premetto che nessuno sano di mente vorrebbe la guerra.
Solo una persona con una mente malata o con una mente perversa come quella del demonio direbbe di godere della guerra.
Da cattolico (e non solo da cattolico) dico che bisogna aspirare alla pace.
Tuttavia, non si può nemmeno pensare di ridurre le spese militari.
Noi viviamo in un periodo in cui siamo minacciati ed abbiamo la necessità di difenderci.
Se da una parte noi dobbiamo condannare la guerra come strumento di offesa noi non possiamo neppure non difenderci da minacce esterne e non solo.
Inoltre, ricordo che anche San Tommaso d'Aquino parlò di "guerra giusta" , in certi casi.
Nella succitata trasmissione, lei ha anche detto che bisogna fare le infrastrutture che servono.
Cosa intendeva dire con ciò?
Lei, per esempio, si è opposto alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.
Ora, il ponte sullo Stretto non sarebbe stata un'opera utile?
Io penso di sì.
Ogni civiltà si è formata sulla mobilità.
Basti pensare alle strade dell'Impero Romano o alle ferrovie degli Stati Uniti d'America nei loro primi anni.
Difendere l'ambiente è cosa sacrosanta ma non  si può dire di no alle infrastrutture che oltretutto sono strategiche.
Ora, mi congedo, sperando di averla indotta alla riflessione.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.