Leggete l'articolo del blog dell'amico Giuseppe Sagliocco che è intitolato "La legge non é uguale per tutti, specie se riguarda Berlusconi.".
Dell'articolo è interessante la parte che recita:
"La sentenza del Tar su De Magistris ha un riflesso politico immediato: dimostra che il Senato ha agito contro Berlusconi tradendo disonestamente il diritto, rifiutando l’esistenza di un dubbio di legittimità costituzionale oggi ammesso da un Tribunale.
La decadenza di Silvio Berlusconi da senatore è una ferita aperta nella democrazia italiana.
Con una scelta frettolosa, di cui oggi si conferma l’infondatezza, la sinistra ha tentato di mettere fine all’esperienza politica del leader di Forza Italia, utilizzando la legge Severino come mezzo per raggiungere il proprio fine. Non c’è riuscita: Berlusconi continua ad essere il leader dei moderati italiani e il punto di riferimento per il centrodestra. Resta, però, la brutta pagina di un’ingiustizia che va sanata e rimane una legge dagli effetti distorsivi che va superata quanto prima.
A Silvio Berlusconi non fu data la stessa possibilità che é stata data a Luigi De Magistris, che con una decisione del Tar di Napoli é stato reintegrato nel suo ruolo. Ruoli diversi e situazioni diverse ma anche applicazione diversa di una stessa norma. Oggi la politica deve intervenire, celermente, per sanare la disparità e porre rimedio ad una grave ingiustizia. In un Paese civile la legge é uguale per tutti".
Eppure, quando volle fare decadere il presidente Berlusconi, la Giunta per le immunità del Senato non fece ricorso alla Corte Costituzionale.
Perché questa cosa non venne fatta?
Anzi, si fece di tutto per sbattere fuori dal Senato il presidente Berlusconi.
Ora, al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris vengono concessi tutti i benefici.
Questo dimostra che la legge italiana non è eguale per tutti.
Per alcuni essa si applica e per altri la si interpreta.
L'Italia va male anche per questo.
Non c'è certezza della pena né quella della giustizia.
Questo è inaccettabile!
Cordiali saluti.
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