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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 10 novembre 2014

Il complotto del 2011

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Ecco le carte inedite del golpe anti Berlusconi".
Da domani, in esclusiva con "Il Giornale" a 4,60 euro, è in edicola Un golpe chiamato rating . Un libro a cura di Alessandro Sallusti, con prefazione dell'ex ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, che smaschera il "grande bluff" dello spread: la campagna, orchestrata dall'estero, per depredare politicamente ed economicamente l'Italia.
Quanto accadde nel novembre del 2011 ha ancora oggi ai nostri occhi molti punti oscuri.
Un governo ed una maggioranza eletti democraticamente vennero spazzati via e sostituiti da un altro governo ed un'altra maggioranza non eletti dal popolo.
Tutto questo avvenne con l'inganno dello "spread", un inganno orchestrato dall'Europa del nord per danneggiare l'Italia e l'area del Mediterraneo.
Si tentò di fare cadere il governo del presidente Berlusconi per via giudiziaria (con le inchieste di Trani) e non ci si riuscì.
Si tentò di fare cadere il presidente Berlusconi per via mediatica (pubblicando ogni sua intercettazione, intercettazione che può essere manomessa) e non ci si riuscì.
Si tentò anche di fare cadere il presidente Berlusconi per vie politiche, con la rottura del Popolo della Libertà ad opera di Gianfranco Fini, e non ci si riuscì.
Si riuscì a farlo cadere per via economica.
Quanto riportò l'ex-segretario del Tesoro americano Tim Geithner, che parlò di alcuni funzionari europei che lo avvicinarono per implementare un piano con cui fare fuori il presidente Berlusconi ed il centrodestra, è la più chiara dimostrazione di ciò.
Geithner parlò di "alcuni funzionari europei" e disse anche di avere detto al presidente Barack Hussein Obama questa celebre frase: "Noi non possiamo avere il suo sangue nelle nostre mani!"
In realtà, c'è poco da immaginare su chi avrebbe potuto fare questo "golpe", come mostra questo video qui sotto che fu fatto proprio nel 2011.
L'allora presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel erano ad un summit e ad una domanda sul presidente Berlusconi e l'Italia fatta da un giornalista i due risero.
Questi due personaggi furono tra coloro che orchestrarono la caduta del presidente Berlusconi.
Noi tutti sappiamo che il presidente Berlusconi dava fastidio.
Con lui al governo, l'Italia aveva un peso politico.
Egli aveva stretto accordi con la Libia di Gheddafi (con cui per altro aveva arginato l'immigrazione clandestina), con Israele e con la Russia, oltre ad avere mantenuto i rapporti storici con gli Stati Uniti d'America.
Questo dava fastidio alla Germania che (storicamente) ha sempre puntato ad avere l'egemonia sull'Europa.
Mi ricordo anche di quanto detto in una puntata della trasmissione televisiva "L'Aria che tira", una trasmissione che va in onda su "La 7" , in cui il giornalista del "Corriere della Sera" Marzio Breda aveva parlato di un fatto che era accaduto quando il governo del presidente Berlusconi era in crisi.
In questo fatto c'entrò Angela Merkel che telefonò al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che gli chiese se la sinistra fosse stata in grado o meno di governare.
La stessa cosa fu fatta dall'attuale presidente della Commissione Europea Jean Claude Junker.
Ora. non fu strano ed irrituale che dei leaders stranieri (che non avrebbero dovuto avere alcuna sovranità nel nostro Paese) avessero posto una domanda del genere al nostro capo dello Stato?
L'articolo de "Il Giornale" che ho citato qui sopra è un'intervista a Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e già ministro del governo del presidente Berlusconi.
Dell'articolo riporto questo interessantissimo stralcio:

"Da Trani agli Usa. Leggo: "Ad un certo punto - scrive Geithner nel suo libro Stress test - in quell'autunno alcuni officials europei ci contattarono per costringere Berlusconi a cedere il potere, volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell'Fmi all'Italia, fino a quando non se ne fosse andato".

"Cominciamo col dire che non si tratta di funzionari, come è stato dalle agenzie tradotto quel vocabolo".

E chi sono?

"L'identikit mi pare chiaro. Un ministro. Francese. Tedesco. O un commissario Ue. Però qualcuno dovrebbe chiederglielo. È inimmaginabile che la proposta sia arrivata alla Casa Bianca da membri del governo di un piccolo Paese. E men che meno da un burocrate. Ma il dato avvilente è un altro".

Quale?

"Nessuno nel nostro Paese, magistratura e/o politica, ha sentito il bisogno di porre il quesito in modo stringente a Geithner. Eppure conoscere quel nome sarebbe interessante".

In Stress test l'ex segretario al Tesoro ricorda che Obama con una frase quasi evangelica su Berlusconi disse: «Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani».

"Appunto. È una rivelazione drammatica, sconvolgente, con quell'immagine forte, quasi cinematografica, del sangue di Berlusconi sulle mani di Obama. Sconvolgente. Non cerchi grandi vecchi o signori misteriosi che si trovano su qualche panfilo, stile Britannia".

E cosa dobbiamo aspettarci?

"Semplice. È una storia di soldi e potere. Fra Italia ed Europa nell'arco di pochi mesi".


L'incipit?

"Giugno 2011. La grande crisi arriva in Italia, e comincia a preoccupare anche il Nord Europa. E le banche tedesche sotto pressione si difendono. Cercano di spingere la grande speculazione internazionale verso il club dei paesi mediterranei".

Verso l'Italia...

"Le banche vendono a precipizio i titoli italiani. La Deutsche Bank riduce la propria esposizione in titoli di Stato italiani dell'88 per cento. Passando da 8 miliardi a 1 miliardo".

Il risultato?

"Il segnale è chiaro: “Non fidatevi del sistema Italia”. E tutti gli investitori internazionali finiscono per ragionare di conseguenza: “Se la Deutsche Bank vende, ci sarà un motivo...”".

I parametri sballati della nostra economia?

"Falso. I fondamentali dell'era Berlusconi sono gli stessi del periodo precedente. In quel 2011 non è cambiato nulla. Non c'è motivo che si scateni la tempesta. Nemmeno le divergenze tra Berlusconi e il suo ministro dell'Economia".

Che invece nel giro di pochi mesi travolge il governo...

"Certo, alcune banche tedesche e altri soggetti del mondo finanziario internazionale, venti-trenta al massimo, scommettono sulla perdita di credibilità dell'Italia. E, dunque, sull'aumento dello spread e del rendimento dei nostri titoli. A questo punto comincia la fase due"
.

Il Partito Democratico, oggi, non vuole che si faccia un'indagine su quanto accadde nel 2011.
La cosa mi sembra "normale".
Il Partito Democratico ebbe da guadagnare il governo del Paese da questa storia.
Ricordo, infatti, che finché il governo del presidente Berlusconi era forte, per dirla nel gergo del calcio, non toccava palla.
Anzi, essa prendeva batoste.
Inoltre, Beppe Grillo ed il suo Movimento 5 Stelle erano inesistenti.
Dopo quello che accadde nel 2011, venne fuori la situazione che c'è ancora oggi.
L'Italia è un Paese che è preda di persone non fanno gli interessi degli italiani ma i loro.
Anche certi gruppi di protesta contrari alle infrastrutture sono in qualche modo "pilotati" da questo genere di persone.
Certo, tutto questo potrebbe essere una semplice congettura ma potrebbe anche essersi verificato per davvero.
Cordiali saluti.



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.