Cari amici ed amiche,
attraverso la newsletter, il presidente Berlusconi ha inviato questo messaggio a noi iscritti e simpatizzanti di Forza Italia:
"Caro Antonio Gabriele,
il Comitato di Presidenza,
al termine di una discussione ampia e positiva, che conferma la capacità di Forza Italia di discutere e confrontarsi salvaguardando la coerenza degli obiettivi e l’ unità del movimento:
1. ribadisce grande preoccupazione per la situazione economica del Paese, e per le prospettive di recessione che sembrano purtroppo confermate. La politica economica del Governo, inclusa la legge di stabilità, è stata finora priva della capacità di determinare una frustata positiva all’economia italiana. Constatiamo anzi il permanere di una tassazione ingiusta e pesantissima sulla casa e sull’edilizia, a cui si aggiunge l’inadeguatezza delle misure a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi, la mancanza di coraggio nei tagli alle tasse e alla spesa pubblica, più la vera e propria mina rappresentata dalle clausole di salvaguardia, cioè altre tasse pronte a deflagrare, senza che con ciò sia nemmeno scongiurato un ulteriore aggravamento della manovra a causa delle richieste dell’Unione europea. In sostanza la manovra economica del governo colpisce l’Italia che produce, il ceto medio, gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, gli agricoltori, i liberi professionisti ed i pensionati;
2. in questo senso, Forza Italia ritiene una ottima base di lavoro il pacchetto emendativo alla legge di stabilità predisposto dai nostri Gruppi parlamentari, a partire dal nucleo di emendamenti promossi nei giorni scorsi, in conferenza stampa, da nostri parlamentari. Quelle proposte, tutte centrate su una drastica riduzione delle tasse e della spesa pubblica, hanno il valore di una controproposta liberale, rispetto a una legge di stabilità altrimenti deludente e inadeguata. Quegli emendamenti rappresentano il punto di partenza del confronto alla luce del sole che intendiamo condurre sia con le altre forze di opposizione sia con il Governo;
3. quanto alla questione della legge elettorale, le nostre posizioni a favore di un chiaro bipolarismo sono note, così come sono note le nostre proposte su ognuno dei punti tuttora aperti. Se alcune modifiche prospettate nelle ultime ore dalla maggioranza dovessero effettivamente concretizzarsi si porrebbe a rischio la semplificazione del sistema politico e la effettiva governabilità del Paese, modificando unilateralmente lo spirito e l’essenza degli accordi intercorsi. Alla luce di ciò, confermiamo la nostra volontà di collaborare alla scrittura della legge elettorale e delle riforme istituzionali, ma ovviamente senza subire diktat o imposizioni di alcun tipo.
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"Caro Antonio Gabriele,
il Comitato di Presidenza,
al termine di una discussione ampia e positiva, che conferma la capacità di Forza Italia di discutere e confrontarsi salvaguardando la coerenza degli obiettivi e l’ unità del movimento:
1. ribadisce grande preoccupazione per la situazione economica del Paese, e per le prospettive di recessione che sembrano purtroppo confermate. La politica economica del Governo, inclusa la legge di stabilità, è stata finora priva della capacità di determinare una frustata positiva all’economia italiana. Constatiamo anzi il permanere di una tassazione ingiusta e pesantissima sulla casa e sull’edilizia, a cui si aggiunge l’inadeguatezza delle misure a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi, la mancanza di coraggio nei tagli alle tasse e alla spesa pubblica, più la vera e propria mina rappresentata dalle clausole di salvaguardia, cioè altre tasse pronte a deflagrare, senza che con ciò sia nemmeno scongiurato un ulteriore aggravamento della manovra a causa delle richieste dell’Unione europea. In sostanza la manovra economica del governo colpisce l’Italia che produce, il ceto medio, gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, gli agricoltori, i liberi professionisti ed i pensionati;
2. in questo senso, Forza Italia ritiene una ottima base di lavoro il pacchetto emendativo alla legge di stabilità predisposto dai nostri Gruppi parlamentari, a partire dal nucleo di emendamenti promossi nei giorni scorsi, in conferenza stampa, da nostri parlamentari. Quelle proposte, tutte centrate su una drastica riduzione delle tasse e della spesa pubblica, hanno il valore di una controproposta liberale, rispetto a una legge di stabilità altrimenti deludente e inadeguata. Quegli emendamenti rappresentano il punto di partenza del confronto alla luce del sole che intendiamo condurre sia con le altre forze di opposizione sia con il Governo;
3. quanto alla questione della legge elettorale, le nostre posizioni a favore di un chiaro bipolarismo sono note, così come sono note le nostre proposte su ognuno dei punti tuttora aperti. Se alcune modifiche prospettate nelle ultime ore dalla maggioranza dovessero effettivamente concretizzarsi si porrebbe a rischio la semplificazione del sistema politico e la effettiva governabilità del Paese, modificando unilateralmente lo spirito e l’essenza degli accordi intercorsi. Alla luce di ciò, confermiamo la nostra volontà di collaborare alla scrittura della legge elettorale e delle riforme istituzionali, ma ovviamente senza subire diktat o imposizioni di alcun tipo.
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Da iscritto in Forza Italia, faccio una mia considerazione.
Forza Italia non può fare l'opposizione alla Beppe Grillo.
Fare un'opposizione alla Beppe Grillo (che è molto protestataria e poco atta a costruire) significherebbe consegnare il nostro elettorato a Beppe Grillo o a Matteo Renzi oppure a fare sì che esso si divida tra entrambi.
A tempo stesso, però, Forza Italia non può fare un'opposizione troppo blanda perché altrimenti non avrebbe neppure più senso che essa stesse all'opposizione e Renzi se la papperebbe.
Forza Italia, invece, deve fare un'opposizione responsabile.
Se Matteo Renzi ha delle proposte che possono essere utili a riformare il Paese, Forza Italia lo ascolti ed insieme a lui cerchi di contribuire a migliorare le medesime proposte e a renderle attuali.
Se Matteo Renzi, invece, pone diktat e non vuole ascoltare il presidente Berlusconi, Forza Italia gli faccia un'opposizione anche molto dura.
Bisogna fare capire alla gente che Renzi si comporta un po' come un bullo.
Qui in Italia fa il guascone ma in Europa non ha forza.
Con i bulli servono le maniere forti e se Renzi inizia a porre diktat e vuole che a tutti i costi si modifichino riforme proposte senza l'accordo con Forza Italia, quest'ultima deve fare sentire la sua voce, anche in modo veemente.
Il fatto che oggi Forza Italia sia sotto nei sondaggi (lo dico anche se non credo molto nei sondaggi) è dovuto al fatto che fino ad oggi il partito è sembrato troppo vicino a Renzi.
In questo senso ha ragione Raffaele Fitto.
Cordiali saluti.
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