leggete l'articolo de "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato "L'intervento di Alessandro Pagano".
Il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano è intervenuto esordendo in questo modo:
"Signor Presidente,
tra qualche minuto, quindi, con l'approvazione del decreto-legge giustizia civile, sarà più facile divorziare che cambiare gestore telefonico. Questo è il finale di un decreto che ho cercato di modificare, per quanto di mia possibilità, ma senza risultato. Per coerenza, nonostante la bontà di tutto il resto del provvedimento, quindi, dovrò votare in dissenso dal mio gruppo.
Da oggi il matrimonio diventa un banale contratto, non più un istituto pubblico tutelato dallo Stato: basta un qualunque delegato del sindaco, e non più un giudice, per sancire la fine del matrimonio. Finiranno, quindi, i tentativi di conciliazione e soprattutto non ci sarà più un giudice capace di comprendere e giudicare la situazione contingente, rendendo giustizia alla parte più debole della coppia, solitamente le donne.".
Ora, senza volere fare delle polemiche, sul fatto che il partito di Pagano sostenga il governo di Matteo Renzi (a cui egli ha mosso una critica) ed alcuni suoi esponenti facciano parte di esso, esprimo un mio parere.
Sono d'accordo con l'intervento.
Con il divorzio breve sarà più facile divorziare ed il matrimonio è stato ridotto ad un semplice contratto.
Oramai è evidente che per vie legali si voglia distruggere quello che è l'istituto della famiglia.
Questo è un dato di fatto.
Questo apre ad uno scenario ancora più inquietante, uno scenario che (per esempio) non riguarda solo la questione delle unioni tra persone dello stesso sesso ma anche l'apertura alla poligamia.
Nella confusione tutto diventa lecito.
Questo apre ad uno scenario ancora più inquietante, uno scenario che (per esempio) non riguarda solo la questione delle unioni tra persone dello stesso sesso ma anche l'apertura alla poligamia.
Nella confusione tutto diventa lecito.
Cordiali saluti.
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