Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il Cav sfida i giudici di Milano: rieducatemi nella mia Arcore".
Il presidente Berlusconi ha scelto la via dell'affidamento ai servizi sociali.
Ora, egli sfida i giudici di Milano, per fare sì che il luogo in cui egli vuole scontare la pena sia Arcore.
Dell'articolo è interessante questa parte:
"Se qualcuno si aspettava che Silvio
Berlusconi si candidasse ad aiutare in qualche parrocchia o a dare
consigli in una Onlus - insomma a infilarsi nella ridda di proposte
serie o beffarde che gli sono piovute addosso in queste settimane - beh,
è rimasto deluso.
Perché quella che ieri mattina, mezz'ora
prima della chiusura delle cancellerie, viene depositata negli uffici
della Procura della Repubblica di Milano è l'istanza di affidamento ai
servizi sociali ampiamente preannunciata dai difensori del Cavaliere; il
testo, chissà perché, è stato precipitosamente chiuso in una cassaforte
del tribunale d sorveglianza; ma una cosa è certa: nella sua istanza,
Berlusconi si limita ad esprimere una generica disponibilità a
affrontare i passaggi previsti dalla legge, guardandosi bene (e
d'altronde non era tenuto a farlo) dal dichiararsi pronto ad attività "socialmente utili".".
Il mio augurio è che quel documento non resti chiuso nella cassaforte ma faccia il suo corso.
Sarebbe irrituale se i giudici respingessero questa istanza.
Egli, però, vuole espletare questa attività socialmente utile nella sua Arcore.
Questo dimostra le buone intenzioni del presidente Berlusconi.
Qualche maligno aveva detto che il trasferimento della residenza da Arcore a Roma fosse stato un espediente per sottrarsi dalla giurisdizione della Procura di Milano.
Questa scelta del presidente dimostra il contrario.
Comunque, l'intento di certi magistrati (conniventi con la sinistra) è chiaro: eliminare la figura del presidente Berlusconi, una figura amata dal popolo italiano.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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