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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 21 ottobre 2013

Corso di degustazione dei prodotti tipici mantovani



Cari amici ed amiche.

Qui a Roncoferraro (in località Barbassolo) vi sarà un corso di degustazione dei prodotti tipici mantovani e non solo.
Esso si terrà presso la trattoria "Acqua Dolce".
Questa trattoria, in collaborazione con l'Accademia Gonzaghesca degli Scalchi, è tra gli organizzatori di questo evento, che sarà patrocinato anche dal Comune di Roncoferraro (con l'Assessorato alla Cultura), dalla Pro Loco Comunale e del Comitato Manifestazioni di Barbassolo.
Ci si può ancora iscrivere, entro e non oltre il 3 novembre.
Il corso sarà fatto in queste quattro serate, dalle ore 20.00 (8.00 p.m.) alle ore 22.00 (10.00 p.m.):

  • Martedì 12 novembre. Questa serata sarà dedicata alla degustazione dei salumi ricavati da parti anatomiche crude, come il Prosciutto di San, la Pancetta dal Tablan e il Salame di Coppa, insieme al Formaggio Biancaneve.
  • Mercoledì 13 novembre. Questa serata sarà dedicata alla degustazione dei salumi presi dalle parti anatomiche cotte. Qui saranno degustate la Pancetta Gonzaghesca arrosto, la Coppa cotta nel vino e la Spalla cotta del Po, con il Formaggio Nebbia.
  • Martedì 19 novembre. In  questa serata si faranno prove pratiche di degustazione. Qui saranno degustati il Salame mantovano, il Salame Felino, il Salame Toscano ed il Salame Napoli, con il Formaggio Amarone.
  • Mercoledì 20 novembre, degustazione di salumi di non di suino. Saranno degustati insaccati, come il salame d'asino, e la bresaola, con formaggio Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi e Formaggio Grana Padano "Riserva".
Al termine del corso, sarà consegnato ai partecipanti un attestato di partecipazione.Soppressata Calabrese
Un corso di questo tipo è interessante.
Dietro una fetta di salame o di prosciutto c'è una storia.
Il Salame Mantovano fu noto alla duchessa di Mantova Isabella d'Este-Gonzaga (14 maggio 1474-13 febbraio 1539), anche se già all'epoca degli Etruschi (come testimoniano i resti degli scavi del Parco archeologico del Forcello) si mangiava carne suina.
Questo salame (ottimo) è un impasto di carne di maiale macinata (grasso e magro) che viene condita con sale, pepe ed aglio. La carne viene poi infilata in un budello che può essere:
  • il budello gentile (budello ottenuto dall'intestino retto del suino, molto grasso e di spessore elevato, permette una stagionatura e una conservazione più lunga)
  • il budello sottogentile (la parte più interna del gentile, usato per salami di pezzatura medio-piccola ad asciugatura medio-veloce)
  • il budello crespo o crespone (ottenuto dal colon, di forma più irregolare)
  • la mariola (intestino cieco).
Il Salame di Fabriano  (tipico salame marchigiano e che suggerirei agli organizzatori del corso) ha una storia antica.
In una sua lettera (che risale al 22 aprile 1881), Giuseppe Garibaldi ringraziò un suo amico (un tale Benigno Bigonzetti) dei salami fabrianesi che gli diede.
Questo salame è caratterizzato da una pasta di carne di maiale (prima macinata grossolanamente e poi più finemente e condita con sale, aglio, pepe macinato e pepe in grani) con lardelli, cubetti di lardo.
In Abruzzo c'è la Mortadella di Campotosto. Questo salame è noto anche con il nome di "coglioni di mulo".
Esso è un salame dalla forma ovale che è costituito da carne di suino macinata finemente con al centro una barretta di lardo. La carne viene prima macinata, poi condita con sale, pepe e vino bianco e, dopo ventiquattro ore di maturazione nello "scifone" (un particolare contenitore di legno), essa viene condita con un infuso di cannella e chiodi di garofano.
Esso si fa ancora con le carni dei maiali autoctoni, che hanno il pelo scuro.
La Spianata Romana è un tipico salume del Lazio. Esso è un salame già noto nell'Antica Roma e viene fatto con carne di maiali della zona dell'antica Etruria (la Provincia di Viterbo) e di Roma. Questo insaccato è ricavato dalla spalla del maiale ed il grasso è dato dal lardo tagliato a punta di coltello. La carne viene condita con sale, pepe ed aglio messo in infusione nel vino.
Il salame viene pressato. 
La Soppressata Calabrese è un salume tipico della Calabria. Esso viene ricavato con carne della coscia del maiale che viene tagliato a pezzettoni.
La carne viene condita con sale, aglio, pepe, finocchio selvatico in grani e peperoncino.
La stagionatura avviene nel seguente modo: dopo l'insaccatura nei budelli, si lasciano asciugare all'aria i salami per due settimane. Poi essi vengono adagiati su un lenzuolo di lino (steso sul pavimento) e vengono ricoperti da un altro lenzuolo di di lino, su cui si mette il "tavoliere" (un tavolo rovesciato).  Questa operazione serve a pressare i salami. Da qui viene il loro nome.
Dopo una settimana, i salami vengono messi ad asciugare vicino ad un braciere, che dà loro il sapore di affumicato.
Poi,  si riprende la pressatura.
Quando si parla della Sicilia, non posso non parlare del Salame di Suino nero dei Nebrodi, detto anche "Fellata",  uno dei miei preferiti.
I miei zii che stanno a Galati Mamertino (in Provincia di Messina) me ne avevano mandati un paio.
Questo salame (buonissimo) è fatto con la carne del suino nero dei Nebrodi (i monti della zona del Messinese) ed è fatto ancora con la carne tagliata a punta di coltello e condita con aromi naturali, come sale, pepe nero e spezie.
Al taglio, la fetta si presenta compatta e ben marmorizzata!
Dopo questa carrellata, vi dico come partecipare al corso.
Per partecipare, contattate il signor Decimo al numero di telefono 3473249207 o all'indirizzo e-mail trattoria.acquadolce@hotmail.it.
Spero che partecipiate in tanti!
Cordiali saluti.




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