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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 27 ottobre 2013

Trattoria "Il Giogo", la recensione

Cari amici ed amiche.

Invitato dagli amici del "Comitato Manifestazioni  di Roncoferraro", sono andato a mangiare presso il ristorante "Il Giogo".
Questo ristorante si trova a Sustinente (in Provincia di Mantova), in località Sacchetta, ed è stato ricavato presso un antico convento.
La località Sacchetta è molto antica.
Sacchetta trae le sue origini molto lontano nel tempo. Si trova citata in una cartina custodita in Vaticano col nome di SACA CAPRIANORUM o SACHETA (Statuti Bonacolsiani).
Nel 1479 Sacchetta era Comune ed apparteneva a Barbara di Brandeburgo vedova di Federico Gonzaga.
Nel 1526 Giovanni de’ Medici (Giovanni delle Bande Nere) pose a Sacchetta il suo accampamento.
La peste del 1630 decimò la popolazione di sacchetta ed a ricordo di tale luttuoso evento fu eretta, davanti al ristorante, una stele in marmo (colonna ionica) sormontata da una guglia gotica con una croce dorata.
Nel 1785 il Palazzo era ad un unico piano ed era chiamato “Casa Bassa” ed utilizzato quale canonica di Don Giovanni Vedovi.
Il 28 Aprile 1799 il Generale Kray fece prigionieri i giacobini Giovanni Bassi “Buttazzo”, il Conte Ascanio Macini e Augusto Mogli.
Vicino al ristorante vi è una bellissima chiesa dedicata a San Girolamo.
Purtroppo, la chiesa non è visitabile poiché è stata pesantemente danneggiata dal terremoto del maggio 2012.
Il locale è anche un bed & breakfast.
Entrato nel locale, sono rimasto impressionato dagli arredi.
Ho visto tanti oggetti di antiquariato.
Tra questi mi è piaciuto molto "la versione mignon del mio candelabro".
Il simbolo di questo blog è la foto del candelabro che illuminava la Scala B del Titanic.
Nel locale c'era un oggetto simile con sette lampadine.
Il "mio candelabro" ne ha (anzi, ne aveva ) ventuno. 
C'erano gioghi con cui si attaccavano i buoi agli aratri, ruote di carri usate come lampadari, una bella statua di San Giuseppe, una di Sant'Antonio abate ed una di Sant'Antonio di Padova (il mio santo),  lampadari di ferro battuto, quadri e documenti risalenti al Sacro Romano Impero affissi alle pareti.
C'erano anche i fiori finti e quelli non mi sono piaciuti.
Li ho trovati kitch ed eccessivi. 
Io li toglierei. 
Se non fosse stato per i fiori finti, avrei dato 10 ma un bel 9 all'ambiente è più che meritato. 
L'ospitalità è stata ottima.
I camerieri sono stati cortesi e hanno fatto conoscere i prodotti che servivano.
Il mio voto è 10.
Ora, parliamo dei piatti.
Non c'è stato l'antipasto ma subito un primo: risotto con asparagi e pancetta.
Il mio voto a questo piatto è 10.
Il riso era cotto perfettamente e ben mantecato.
Vi era il gusto sapido della pancetta che si sposava con il sapore minerale dell'asparago.
Il tutto era ingentilito dal gusto del porro. 
A seguire vi è stato un altro primo, i fagottini ripieni di pere e formaggio.
I fagottini sono un tipo di pasta ripiena simile ad una caramella.
Il ripieni univa la sapidità del formaggio alla dolcezza della pera.
Il condimento era a base di burro e vin cotto.
Il mio voto è 10.
Il terzo piatto era un altro primo: chicche con panna, formaggio Gorgonzola e speck.
Le chicche sono piccoli gnocchi.
Queste chicche erano dei piccoli gnocchi di patate impastate con spinaci.
Il condimento era una salsa "Alfredo" con formaggio Gorgonzola e speck. 
Il formaggio Gorgonzola è stato ben dosato.
Si sa che esso è un formaggio forte nel gusto e avrebbe potuto ammazzare il gusto degli gnocchi.
Si sentivano anche il sapore affumicato dello speck e quello minerale degli spinaci.
Il mio voto è 10.
Poi c'è stata la carrellata dei secondi e dei contorni.
I secondi erano carré di maiale al forno con mele, accompagnato da confettura di cipolla rossa di Tropea, ed anatra al forno con  cognac,
Il maiale era tenerissimo.
Il gusto sapido della carne si sposava ottimamente con il gusto agrodolce delle mele.
La confettura di cipolla ha reso giustizia al piatto.
La cipolla rossa, più dolce di quella gialla e di quella bianca, è ottima per fare questo tipo di preparazione.
Il mio voto è 10.
L'anatra era ben cotta, tenera e saporita,
Si sentiva un po' il gusto del cognac.
L'unica pecca, se vogliamo essere pignoli, sta nel fatto che la pelle non  fosse stata croccante.
Il mio voto è 9. 
Sono state servite le patate al forno.
Esse erano saporite al punto giusto.
L'unica pecca che ho riscontrato è stata il fatto che esse fossero un po' troppo unte.
Il mio voto è 9.
Ottima e rinfrescante è stata l'insalata.
Essa era composta da rucola, soncino (detto anche valerianella o songino), pomodori e carote a Julienne.
Il mio voto è 10.
Lo stesso voto va all'insalata di pollo, con la maionese alla senape.
Curiosi sono stati i kaki (o cachi) sottolio.
Presumibilmente, essi erano kaki della varietà "vaniglia" , dei kaki più duri rispetto a quelli che si mangiano di solito con il cucchiaino.
La cameriera ha detto che sono stati bolliti nell'aceto e poi speziati e messi sottolio.
Sono da provare.
Il mio voto è 10.
Poi, c'è stato il sorbetto.
Esso non era alcolico.
Il cameriere è stato gentilissimo nel rispondere alla mia domanda sull'alcolicità del sorbetto.
Io sono astemio.
Per fortuna, il sorbetto non era alcolico.
Esso era particolare, aromatizzato con  zenzero in polvere.
Il mio voto è 10.
Poi c'è stata la torta, una sorta di "bavarese" (fatta con la crema inglese) frutta candita e caramello salato, su una base di biscotto.
Il caramello salato si sentiva. C'era anche della frutta candita.
Il mio voto è dieci.
Questo ristorante dà il meglio del sapore della cucina del Basso Mantovano.
Tra l'altro, ho trovato particolare la presentazione delle portate in diversi recipienti, come una zucca svuotata o una mezza forma di Formaggio "Grana".  
In quanto astemio, non posso recensire gli alcolici.
So che è stato servito un infuso di frutta e rosa che è stato giudicato positivamente da molti.
Ringrazio di cuore gli amici del "Comitato Manifestazioni di Roncoferraro", a cominciare dal presidente Alessandro Gattini,  dell'ospitalità e della bella giornata passata insieme.
Consiglio a tutti di andare a mangiare al Ristorante "Il Giogo" che si trova a Sacchetta di Sustinente (Mantova) sulla Strada Ostigliese al Km 18,500.
Il numero di telefono è 0386 43140.
Il sito internet (che è nella lista dei link preferiti di questo blog) è http://www.ristoranteilgiogo.com.
E' chiuso di domenica sera di lunedì.
Il mio augurio è che si restauri al più presto la vicina chiesa e si ridia al pubblico questo luogo di culto.
Cordiali saluti. 







2 commenti:

  1. Facendo ricerche sul web mi sono imbattuta in questo blog, ho il piacere di informarvi che la chiesa è stata riaperta dal novembre 2016 e attualmente visitabile così come la preziosa sagrestia e l'oratorio Cavriani del 1790
    tutte le info alla pagina facebook " Sacha Caprianorum"
    Vi attendiamo per un'interseeante visita guidata !

    RispondiElimina

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