Domenica, ci sono state le elezioni in Trentino e in Alto Adige.
Il risultato deve fare riflettere noi del centrodestra.
Con il 22% dei voti, il Partito Democratico è il primo partito della Provincia di Trento, che ha fatto vincere e diventare nuovo presidente della Provincia autonoma Ugo Rossi.
Dopo Rossi, vi sono l'esponente autonomista Diego Mosna (19% dei voti), quello della Lega Nord (Maurizio Fugatti) e quello del Movimento 5 Stelle Filippo Degasper (5,7%).
Purtroppo, il Popolo della Libertà (Forza Italia) si è attestato al 3,86%, con Giacomo Bezzi.
In Alto Adige (Provincia di Bolzano), ha vinto la Sudtirol Volkspartei, con il 45,6%.
Seguono i Die Freiheitlichen, con il 18 %, i Verdi, con più dell'8% dei voti, ed i secessionisti del Sudtiroler Freihei, con il 7,2 %.
Regge il Partito Democratico.
Purtroppo, il centrodestra è crollato e naviga sotto il 3%.
Il Movimento 5 Stelle ha preso poco più del 2%.
Ora, questo ci deve fare riflettere.
Va bene che nelle Province di Trento e Bolzano il centrodestra è storicamente debole.
Però, questa è un'ecatombe!
Si sta ripetendo quello che è accaduto nel 2012, quando nel Popolo della Libertà era prevalsa l'idea di Angelino Alfano ed aveva sposato la linea politica di un governo che si era piegato alla sinistra.
La storia si sta ripetendo ora.
Il Popolo della Libertà ha giurato fedeltà al governo Letta, un governo in cui la sinistra prevale, proprio sulla linea di Angelino Alfano.
A questo punto è evidente che la base del Popolo della Libertà (Forza Italia) non riconosca Alfano né come leader del partito né come capo del centrodestra.
Alfano se ne faccia una ragione e lasci perdere o, se si sente un leader, accetti la decisione di fare un congresso o un'assemblea nazionale, con la conta dei voti.
Vediamo se lui è il leader.
Io dubito di ciò.
Cordiali saluti.
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