Leggete l'articolo del "Corriere della Sera" che è intitolato "Studente gay suicida, aperta un’inchiesta"Omofobi, fate i conti con la coscienza"".
A Roma, un giovane di 21 anni si è suicidato.
Si è lanciato nel vuoto dalla palazzina in cui viveva.
Ha lasciato un biglietto con scritto: "Omofobi, fate i conti con la vostra coscienza".
Ora, è triste che un ragazzo muoia a soli ventuno anni.
Se qualcuno gli ha fatto qualcosa questa persona abbia il coraggio di dirlo e di assumersi le responsabilità.
Esprimo il cordoglio.
Tuttavia, non voglio essere ipocrita, ritengo che a livello mediatico questa tristissima storia sia strumentalizzata per fare in modo che il Parlamento vari una legge contro l'omofobia, una legge che potrebbe essere liberticida.
Un conto è fare male ad una persona per il suo orientamento sessuale, come per il suo orientamento politico o per la sua religione.
Questo deve essere condannato.
Un altro paio di maniche è dire di essere contro i matrimoni gay o contro le adozioni gay.
Il rischio è che vengano condannati non solo coloro che picchiano i gay, che vanno condannati, ma anche coloro che dicono di essere contro i matrimoni gay e le associazioni che difendono la famiglia, che non vanno condannati.
Qui si rischia di perdere la libertà di espressione.
Cordiali saluti.
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