Datagate, no all'antiamericanismo!

Cari amici ed amiche.

La Fondazione Italia-USA ha mandato questa lettera a noi che siamo iscritti alla newsletter:


"Cari amici della Fondazione Italia USA,

in merito alla vicenda del Datagate il presidente della Fondazione Italia USA, sen. Lucio D’Ubaldo, ha diramato il seguente messaggio:

“Sulla denuncia, molto grave, relativa al possibile spionaggio di Paesi alleati da parte di servizi di intelligence statunitensi, Hillary Clinton ha usato parole giuste e inequivocabili: ‘Dobbiamo essere sicuri - ha detto - che non abbiamo esagerato’. Dunque, nell'ambito delle consolidate relazioni tra Stati Uniti e Italia occorre seguire la strada della verità. In questo quadro l'Ambasciata americana a Roma, coinvolta nelle presunte rivelazioni sul Datagate, potrà certamente rassicurare il governo e la pubblica opinione sul rispetto della sovranità e della sicurezza nazionali. In sintesi, nell'interesse comune bisogna dissipare - in fretta e bene - il velo di nebbia che si addensa attorno a dubbi e sospetti inammissibili.".

Io penso che quanto accaduto sia grave ma (nel contempo) penso anche che vi sia stata buona fede da parte degli Stati Uniti d'America.
Forse, c'è stato un eccesso di zelo da parte americana, un eccesso di zelo che ha portato a questa situazione imbarazzante.
Io dico che ciò non debba generare l'antiamericanismo.
Gli Stati Uniti d'America sono stati vittima di un grave attentato, l'11 settembre 2001.
Questo non va dimenticato!
Secondo me, dopo un certo periodo di distanza dall'attentato, gli Stati Uniti d'America avrebbero dovuto mollare la presa e ridurre progressivamente le intercettazioni fino a farle cessare, invece di andare avanti.
Cordiali saluti.