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venerdì 25 ottobre 2013

Una risposta al ministro Maurizio Lupi



Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del blog del ministro Maurizio Lupi che è intitolato"L’equazione decadenza-crisi di governo non esiste più".

Rispondo al ministro, dicendo una cosa.
Qui non è una questione di "falchi" e di "colombe" o di altre bestie del bestiario.
In primo luogo, il governo presieduto da Enrico Letta era stato voluto da presidente Berlusconi perché si facessero le riforme e perché non c'erano alternative.
Questo governo deve fare e deve implementare il programma, programma che era concordato e che si era prefisso, tra cui l'abolizione e non solo.
L'esistenza del governo deve essere legata a ciò.
Ora, però, è inevitabile che ciò si intrecci con la situazione del presidente Berlusconi, che più di tutti aveva voluto questo governo.
Il presidente Berlusconi è l'esponente più rappresentativo del Popolo della Libertà.
Quanto sta accadendo, tra la questione della decadenza ed i nuovi attacchi giudiziari, è vergognoso.
Oramai è palese che si voglia fare fuori il presidente Berlusconi ed il Partito Democratico sta spingendo per eliminare dalla scena politica il presidente Berlusconi.
Basti pensare all'elezione di Rosy Bindi alla presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia.
Alla faccia delle larghe intese, il Partito Democratico ha eletto un soggetto ostile al Popolo della Libertà alla presidenza di una della più importanti commissioni.
Come può il Popolo della Libertà continuare a governare con un partito (il Partito Democratico) che sistematicamente cerca di fare cambiare rotta al governo e che vuole fare fuori il suo leader?
Riguardo a quanto detto da Flavio Briatore, che ha annunciato che se non dovesse esserci il presidente Berlusconi sarebbe pronto a votare il Partito Democratico di Matteo Renzi, esprimo un parere.
Io non concordo con Briatore.
Le sue frasi sembrano quelle del tipico italiano mediocre ed opportunista che sale sul carro del vincitore.
Visto che il nome di Renzi va di moda, Briatore punta su Renzi. 
Non è nel mio carattere fare ciò.
Però, quanto detto da Briatore ha un fondo di verità.
I voti presi dal Popolo della Libertà non sono di Angelino Alfano ma del presidente Berlusconi.
La storia lo dice.
Con Alfano alla guida, il PdL era dato tra l'11 ed il 14 % nei sondaggi e ha perso tutte le elezioni amministrative.
Le ha perse per astensione.
Il Ministro degli Interni Alfano non è percepito dalla gente come leader.
Lo dico con il massimo rispetto.
Alfano è un ottimo politico ma non è un leader.
Se non dovesse esserci il presidente Berlusconi, non dico che i nostri elettori voterebbero Renzi ma molta gente starebbe a casa o voterebbe Beppe Grillo.
Ciò sarebbe una tragedia.
Allora, stiamo bene attenti.
Cordiali saluti. 







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