Cari amici ed amiche.
Ringrazio l'amica Irene Bertoglio che attraverso Facebook ha portato alla mia attenzione questo articolo scritto su "Zenit" da Carlo Climati, articolo che è intitolato "Tutti i rischi di Halloween".
E' interessante la parte che recita:
"Non possiamo dimenticare altre due ricorrenze fondamentali per la
nostra tradizione: il primo novembre, festa di tutti i Santi, e il due
novembre, la Commemorazione dei Defunti.
Questa, da sempre, è la nostra cultura. Negli ultimi anni, invece,
nello stesso periodo, si è diffusa la moda di festeggiare Halloween, una
ricorrenza che non ci appartiene.
Un tempo questa ricorrenza era legata soprattutto al mondo
anglosassone. Oggi la ritroviamo anche in Italia. Ha oltrepassato i
confini e si è diffusa in tanti altri Paesi. Per accorgersi del fenomeno
basta guardare le vetrine delle pasticcerie e dei negozi di giocattoli.
Sono letteralmente invase da oggetti, costumi e pupazzi legati a questa
ricorrenza.
L’incontro con tradizioni e culture di altri popoli è sempre
interessante, quando produce frutti buoni. E’ inaccettabile, invece,
l’idea di una vera e propria colonizzazione culturale che punta a
distruggere le radici della nostra tradizione cristiana.
Negli ultimi anni la tendenza è proprio questa. Non a caso si è
cercato di eliminare i crocifissi dai muri delle scuole. La festa di
Halloween si inserisce in questo stesso tipo di non-cultura, perché
distrae i giovani dall’attenzione che dovrebbero rivolgere ai Santi e ai
Defunti, nello stesso periodo dell’anno.
Il simbolo più tipico di Halloween è una zucca intagliata, con occhi,
naso e bocca, illuminata da una candela posta al suo interno. Nella
notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre i bimbi sono soliti vestirsi da
fantasmi, vampiri o piccoli mostri. Bussano alle porte delle case con un
sacchetto in mano e dicono: “Dolcetto o scherzetto?”, per cercare di
ricevere dolci e caramelle.
Già questo dovrebbe farci riflettere. Dal punto di vista educativo è
giusto invitare i bambini a compiere un gesto che, di fatto, rappresenta
un “piccolo ricatto”, seppure mascherato da gioco? E giusto chiedere
dolci agli adulti, minacciando di fare qualche scherzo, se non si
dovessero ricevere?
Intorno al tipico Halloween infantile si è scatenato un fenomeno
parallelo che tocca i giovani e gli adolescenti: quello delle feste in
discoteca all’insegna del cattivo gusto. Rappresentano una vera e
propria esaltazione del macabro, in cui le persone indossano i costumi
più orribili e dissacranti, a volte anche offensivi nei confronti della
religione.
Halloween, quindi, si è trasformato in un’occasione in più per fare
tardi e frequentare ambienti discutibili. La moda finisce per distrarre
l’attenzione dei ragazzi in un periodo dell’anno che, per tradizione,
era sempre stato riservato al ricordo di tutti i Santi e alla
commemorazione dei Defunti.
In certe feste con tematiche esoteriche, oltre a ballare, è possibile
incontrare maghi e cartomanti che sostengono di poter prevedere il
futuro attraverso la lettura delle carte. Approfittano della ricorrenza
per avvicinare i giovani alle pratiche magiche e superstiziose.".
Noi italiani siamo un popolo strano.
Noi tralasciamo le cose buone e belle dell'America mentre assimiliamo le sue cose brutte.
Halloween è una di queste cose brutte dell'America.
Dall'America potremmo importare il "Columbus Day".
Invece, abbiamo importato Halloween.
Halloween è una festa che di cristiano non ha nulla e che, anzi, svilisce quella che è la Festa di Ognissanti, una festa cristiana importantissima.
I santi, infatti, sono le personalità che noi dobbiamo imitare, per essere vicini a Dio.
Il santo, infatti, è esempio di altruismo e di carità umana.
Ora, Halloween non è esempio di altruismo e di bontà umana.
Anzi, con il motto del "Trick or Treat, si fanno scherzi stupidi (come il lancio di uova sulle finestre) a chi non dà i dolcetti ai bambini che girano casa per casa travestiti.
Inoltre, i costumi sono effettivamente dissacranti.
Si va in giro vestiti da zombies, da scheletri e da fantasmi, senza tenere conto della valenza esoterica di questi costumi.
Questo è un modo per avvicinare i giovani all'esoterismo.
Dobbiamo riprendere i nostri valori.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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