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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 24 ottobre 2013

Poveglia

Sì 'n cotal insula Venetiae...

cum la nigra morte...
si fé pur terra poenitentiae...
come pur di guerra et di mar malasorte...
et tristo spirto staci ancora...anche 'n ceneri...
qui nulla puote...nemmanco una veglia...
come pur qui sé occise 'l doctor...poscia aver dato morte...
sì 'ntra li sterpi...et ruina 'n quest'Insula di Poveglia!


Questa è la poesia che io ho mandato al concorso "Poeti e poesia".
Questa poesia parla dell'Isola di Poveglia.
L'Isola di Poveglia è un'isola della Laguna Veneta.
Il suo nome deriva dal latino "Popilia", per la presenza del pioppo, il cui nome latino è "populus".
Nel VI secolo, quando ci fu l'arrivo dei Longobarda, molti abitanti si rifugiarono in quell'isola.
Essa divenne un borgo e tra l'809 e l'810 divenne sede della resistenza di Metamauco, la capitale del Ducato di Venezia, quando fu assediata da Franchi.
Anzi, essa contribuì efficacemente.
Nell'864 vi si insediarono i servi di Pietro Tradonico, il tredicesimo doge.
Qui, però, ci furono fatti gravi.
Tra il 1379 ed il 1381, scoppio la Guerra di Chioggia, una guerra tra Genova e Venezia.
L'ammiraglio genovese Pietro Doria la occupò, cannoneggiando da qui il monastero di Santo Spirito.
Gli abitanti di Poveglia andarono a Venezia.
La Repubblica di Venezia cercò più volte di recuperare l'isola, affidandola ai monaci della Congregazione Camaldolese (1527) o ai discendenti di coloro che prima l'abitavano (nel 1661) ma non fu possibile.
Più tardi divenne un punto di immagazzinamento delle imbarcazioni, sfruttando la vicinanza del porto di Malamocco.
Dal 1782, essa divenne un lazzaretto, per accogliere coloro che avrebbero potuto avere contratto la peste e mantenne questa funzione di posto in cui mettere in quarantena le persone fino alla fine della II Guerra Mondiale.
Poi, divenne una sorta di sanatorio, una specie convalescenziario geriatrico e manicomio.
Dal 1968, anno in cui l'isola passò al Demanio,  l'isola è abbandonata.
Gli edifici sono andati in rovina.
Dopo avere tentato di farne un ostello per la gioventù, oggi, si cerca di vendere l'isola a privati.
Ci sono ancora degli edifici storici, come il campanile della pieve di San Vitale, che venne conservato dopo le soppressioni napoleoniche e che fu trasformato in faro.
L'orologio, senza lancette, fu fatto da Bartolomeo Ferracina, nel 1745.
La chiesa aveva un crocifisso di gesso risalente al XV secolo che era ritenuto miracoloso. Oggi si trova nella chiesa parrocchiale di Malamocco.
Come ho già scritto, in quell'isola accaddero fatti molto gravi.
Quando era un lazzaretto, morirono e furono bruciate tante persone.
Quando era un sanatorio, ci furono atti di violenza da parte dei medici verso i malati.
Uno di loro uccise delle persone e si suicidò.
Oggi, pare che a Poveglia ci siano dei fantasmi e forse anche dei demoni.
Qui sopra, c'è un video della trasmissione televisiva "Ghost Adventures", che è condotta da Zak Bagans.
Guardate quello che è accaduto.
Cordiali saluti.  






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