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domenica 20 ottobre 2013

La politica e la fede

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del blog del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi che è intitolato "Parlamentari in pellegrinaggio a Londra sulla tomba di Tommaso Moro".
Com'è noto, l'altro ieri, un gruppo di parlamentari è partito alla volta di Londra per fare un pellegrinaggio alla volta della tomba di San Tommaso Moro (7 febbraio 1478-6 luglio 1535), il Santo Patrono dei politici (e in un certo senso anche del sottoscritto, visto il mio attivismo) e degli avvocati.
Giusto domani, in occasione di un incontro in parrocchia (qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova, Italia) vorrei parlare proprio di San Tommaso Moro e della questione di fede.
Purtroppo, non so se domani ci sarò, per motivi di salute.
San Tommaso Moro fu un esempio di uomo politico illuminato dalla fede.
Egli fu leale verso il re, il famoso re Enrico VIII Tudor (28 giugno 1491-28 gennaio 1547) e verso le istituzioni ma ebbe una coscienza critica e seppe dire no.
Proprio quando il re divorziò dalla prima moglie Caterina d'Aragona (senza l'approvazione del Papa, nel 1533) Tommaso mostrò il suo disappunto ma non attaccò mai la figura del re.
Quando il re decise di rompere i rapporti con la Chiesa cattolica (3 novembre 1534) Tommaso si dimise dalla carica di Lord Cancelliere, per non giurare di riconoscere il re come capo della Chiesa anglicana, secondo l'Act of Supremacy.
Il re pretese il giuramento ma Tommaso disse no.
Tommaso, venne fatto arrestare e portato alla Torre di Londra.
Egli però non mollò e fu condannato a morte per decapitazione.
Quando salì sul patibolo (6 luglio 1535) egli disse: "Muoio come servo fedele del re ma anzitutto come servo di Dio!".
Dopo, diede il soldo al boia e si fece decapitare.
San Tommaso Moro fu un esempio di quello che dovrebbe essere un cattolico impegnato in politica.
Il cattolico è leale alle istituzioni ma pronto a prendere le distanze da esse quando commettono errori.
Quando prende le distanze, non lo fa in modo eversivo ma sempre nel rispetto di tutti.
San Tommaso Moro non fece propaganda contro il re (né istigò le folle contro di lui per fare una rivoluzione) ma non riconobbe la scelta di quest'ultimo di divorziare dalla prima moglie Caterina d'Aragona e di risposarsi con Anna Bolena (1533) senza l'approvazione del Papa e di separarsi da Roma, ponendosi a capo della Chiesa d'Inghilterra.
Questo deve essere un politico cattolico.
Cordiali saluti. 






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