Leggete questa frase che è stata riportata dal mio collaboratore Angelo Fazio:
"Noi, inglesi, siamo servi della Madonna come sua propria eredità e dote. Dobbiamo superare tutte le altre nazioni in preghiera e devozione. ".
Questa lettera fu scritta da Thomas Arundel (1353-1414), un ecclesiastico inglese che (dal 1396 alla morte) fu arcivescovo di Canterbury.
Egli si oppose ai Lollardi, un movimento protestante ante-litteram.
Che in passato, l'Inghilterra avesse avuto una forte devozione mariana è cosa nota.
Re Edoardo III il Confessore (1002-1066, che è anche santo) fece consacrare il suo regno a Maria e si definì suo vassallo.
Dopo la vittoria di re Enrico V (1387-1422) ad Azincourt (Francia), nel 1415, un monaco di Canterbury disse: "Cui dos Anglia stat Dextera Dei mediante Maria".
Pensiamo anche a quello che accadde durante il regno di re Erico VII Tudor (1457-1509) che diede il nome di Maria a quattro delle venti navi che fece fare per la sua flotta.
I problemi ci furono con i suoi successori.
Re Enrico VIII (1491-1547) fu cattolico fino al 1534, quando fece lo scisma anglicano.
Egli fece ciò anche per rafforzare il suo potere.
Da lì, in poi, con il vento del protestantesimo che soffiò, il culto mariano venno smantellato.
Certo, anche dopo lo scisma, re Enrico VIII rimase cattolico, almeno nei dogmi e mantenne il culto mariano.
Tuttavia, sotto di lui vi erano il Primo Ministro Thomas Cromwell (1485-1540) e l'arcivescovo Thomas Cranmer (1489-1556) che operavano per fare prevalere la Riforma, iniziando con la soppressione dei monasteri (a partire dal 1535) e poi cercarono anche di modificare il dogma.
Non ci riuscirono, almeno per opposizione del re, ma essi fecero mettere figure protestanti nei posti chiave della Chiesa inglese.
Alla morte di re Enrico VIII (28 gennaio 1547) circa metà dell'episcopato inglese era filo-protestante.
Questa fu l'operazione di Cromwell e Cranmer che favorirono anche la nascita di una nobiltà protestante.
Alla morte del re, salì al potere il figlio, re Edoardo VI (1537-1553) e la Riforma poté radicarsi e diventare esplicita.
Essa mostra re Enrico VIII che, sul suo letto di morte, passa il suo regno al figlio Edoardo VI.
Ci sono anche lo zio e tutore di Edoardo, Edoardo Seymour, duca di Somerset, l'arcivescovo Cranmer ed il Papa, la cui testa è schiacciata da una Bibbia.
Alla destra, si vede una finestra che mostra un gruppo di uomini che sta tirando giù una statua.
Quella statua raffigura la Madonna.
Durante il regno di Edoardo VI (la cui reggenza era affidata allo zio Edoardo Seymour) il protestantesimo divenne religione ufficiale.
Venne abolito il celibato dei preti, vennero ridotti a due i sacramenti (Battesimo e Comunione), venne abolita la transustanziazione, vennero aboliti il Mercoledì delle Ceneri, la Quaresima, il Triduo Pasquale e la Festa di Ognissanti, venne imposto l'inglese (e non più il latino) come lingua liturgica e vennero tolte dalle chiese le immagini sacre, tra cui quelle mariane.
Si cercò di abolire ad ogni costa la pratica mariana, insieme al culto dei santi.
A parte il regno della regina Maria I Tudor (1516-1558) i culti mariani furono malvisti e si cercò in ogni modo di eliminarli.
Molti, però, continuavano a rivolgersi a Maria.
Re Carlo I Stuart (1600-1649) cercò di ripristinare i culti mariani ma egli fu sconfitto da Oliver Cromwell (1599-1658) che instaurò una dittatura puritana che rimase in piedi fino al 1660.
Fino al XVIII secolo, il cattolicesimo fu tenuto al bando.
Il 29 gennaio 1729, re Giorgio IV concesse l'emancipazione dei cattolici.
Questo portò ad una ripresa del culto mariano, si tra i cattolici e sia tra gli anglicani della "High Church".
Ci furono anche conversioni al cattolicesimo.
La costruzione di santuari anglicani e cattolici dedicati a Maria, come quelli di Walsingham ne sono una testimonianza, una testimonianza che in Inghilterra il culto mariano è molto diffuso, più di quanto gli anglicani non vogliano ammetterlo e più di quanto i cattolici non lo credano.
Cordiali saluti.
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