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lunedì 7 ottobre 2013

Siria, colpita la Valle dei cristiani

Cari amici ed amiche.

Il mio fidato collaboratore ed amico Angelo Fazio mi ha inoltrato questo testo scritto sul sito "Vatican Insider" da Raffaele Guerra:"5/10/2013
SIRIA, ASSALTATA L'ANTICA CITTA CRISTIANA DI SAIDNAVA
Terroristi islamici hanno assaltato la città siriana che parla aramaico. Migliaia in fuga verso la “Valle dei cristiani”

RAFFAELE GUERRA

Dopo Maalula, la guerra civile siriana assesta un altro duro colpo al cristianesimo mediorientale: è di questi giorni la notizia secondo cui un numeroso commando di ribelli islamici ha assaltato e depredato la città di Saidnaya, in cui ancora si parla la lingua di Gesù Cristo.

Secondo l’agenzia vaticana Fides, alcune milizie islamiche provenienti da Yabroud e dall’entroterra libanese sono calate sulla città cristiana uccidendo almeno un uomo e ferendone altri.

“Si tratta di banditismo, ma anche di vendetta contro i cristiani”, ha dichiarato un sacerdote ortodosso, che ha chiesto di rimanere anonimo, all’agenzia Fides, aggiungendo: “Non è nostra intenzione conferire un particolare significato a questi atti di persecuzione religiosa, ma dobbiamo dire che si tratta di attacchi mirati che vogliono seminare confusione e paura tra i civili. Oggi i cristiani di Saidnaya temono di avere lo stesso destino di quelli di Maaloula, che sono stati costretti a fuggire”.


 Saidnaya è infatti uno dei molti villaggi cristiani dell’entroterra siriano a nord di Damasco in cui ancora si parla aramaico. Si tratta di un’area particolarmente sensibile non solo dal punto di vista dei diritti umani, ma anche per il suo patrimonio storico e artistico: non sono pochi, infatti, gli edifici bizantini, tra chiese e monasteri.

Un anonimo abitante della città, intervistato dall’agenzia vaticana, si è rivolto alle istituzioni internazionali: “Ci appelliamo in maniera forte alla Comunità Internazionale. Nessuno ci aiuta e il radicalismo islamico sta diventando sempre più discriminatorio. Ci sentiamo abbandonati. Nessuno muove un dito per difendere gli abusi contrari ai diritti umani in Siria: chiediamo alla Commissione dell’ONU di Ginevra di intervenire”.

Piccoli comitati stanno comunque nascendo in tutto il territorio siriano, soprattutto per prevenire i violenti attacchi degli islamisti che combattono contro Bashar Al-Assad. Questo è quanto sta accadendo proprio in questi giorni nella “Valle dei cristiani”, un’area della Siria occidentale che ospita circa 50 villaggi appunto a maggioranza cristiana. Ad oggi, più di duecentomila fuggiaschi hanno raggiunto questi centri, nonostante gli attacchi si moltiplichino di giorno in giorno. Nient’altro come la “Valle dei cristiani”, dunque, ci mostra oggi il destino di assedio e persecuzione che tocca al cristianesimo in Siria e in tutto il Medio-Oriente
.".



Ringrazio il buon Angelo, che tra l'altro ha studiato nel SIOI, la Società per l'Organizzazione Internazionale, un Ente non a scopo di lucro a carattere internazionalistico, che opera dal 1944, sotto la vigilanza del Ministero degli Affari Esteri.
E' l’Associazione italiana per le Nazioni Unite, membro fondatore della “Federazione Mondiale delle Associazioni per le Nazioni Unite” (WFUNA) e della “Unione Internazionale delle Accademie Diplomatiche". Ha la sua sede centrale a Roma a Palazzetto di Venezia.
IL SIOI è presieduto dall'ex Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini.
Per questo, dico che Angelo è fidato.
Sa le cose.
Ora, quanto scritto ci deve fare riflettere su quello che sta  accadendo in Siria.
C'è un dittatore, Bashad al Assad, che è laico ma che è vicino all'Iran, in quanto alawita, e ci sono dei gruppi di ribelli sunniti fondamentalisti che vogliono fare della Siria uno Stato islamico.
In questa tritacarne vi sono i cristiani.
Questo non è solo un problema religioso (che di per sé è già gravissimo) ma è anche un problema culturale e politico.
E' un problema politico, poiché una Siria in mano ai ribelli sarebbe uno Stato islamico in cui la sharia sarebbe legge, anche se tale tale Stato sarebbe slegato dall'Iran.
Una Siria in mano ad Assad resterebbe una dittatura laica ma vicina all'Iran.
Tra l'altro, in nessuno dei due casi sarebbero risolti i problemi di sicurezza di Israele.
Vi è anche un problema culturale.
I cristiani siriani, divisi in cattolici (maroniti, latini, di rito siro-cattolico, di rito armeno e di rito greco), ortodossi (divisi in siro-ortodossi e greco-ortodossi), armeni,  monofisiti e protestanti, sono una presenza importante anche sul piano culturale.
Alcune Chiese (come quella cattolico-maronita) sono antichissime, precedenti all'arrivo dell'Islam, nel VII secolo AD.
I maroniti usano come lingua liturgica l'aramaico, la lingua di Gesù Cristo.
Se questi cristiani dovessero sparire, la Siria perderebbe tanta parte del suo patrimonio storico, oltre ad esserci un genocidio.
Cordiali saluti.
 

 






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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.