Rispondendo ad un lettore che ha commentato l'articolo intitolato "La Chiesa accoglie tutti...purché si stia nelle regole!" , faccio delle considerazioni.
In primo luogo, ho scritto che l'omosessualità è un peccato.
Questo è scritto sia nel Vecchio Testamento che nel Nuovo Testamento.
Leggete il libro del Levitico e le lettere di San Paolo Apostolo.
Non sono io a sostenere che l'omosessualità sia un peccato.
Bisogna condannare il peccato e perdonare il peccatore.
Un omosessuale può trovare la salvezza, grazie alla misericordia di Dio.
Egli, però, non deve peccare, avendo rapporti sessuali e, come qualsiasi altro uomo (omo o eterosessuale che sia), deve avere una condotta buona.
L'omosessualità può essere reversibile!
A volte, essa può essere indotta da determinate condizioni socio-culturali.
Per esempio, l'omosessualità può essere presente in luoghi in cui manca l'altro sesso.
Per esempio, situazioni di questo tipo si possono verificare nelle carceri o in certi collegi.
Vi consiglio di leggere il romanzo di Robert Musil intitolato "I turbamenti del giovane Toreless".
Io ho avuto occasione di leggerlo.
Ora, come in certe condizioni una persona eterosessuale può diventare omosessuale, ci può essere il percorso inverso.
Il caso di Luca di Tolve, un giovane omosessuale che dopo un pellegrinaggio a Medjugorje ha trovato la fede ed è diventato eterosessuale.
Purtroppo, certi mass media, una certa parte del mondo della scienza e certa cattiva politica, vogliono fare credere il contrario.
Cordiali saluti.
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