Prima di iniziare, segnalo un fatto increscioso!
Leggete il commento all'articolo intitolato "Nessuno tocchi il reato di clandestinità!":
"Ti toglierei tutte le proprietà, ti costringerei ad emigrare in un paese lontano migliaia di km e poi lì, una volta arrestato, ti strapperei le palle. Lo farei molto volentieri per la tua cattiveria.".
Questo commento è stato scritto da un lettore che ha usato l'anonimato.
Ogni giorno ricevo commenti di questo tipo.
Molti li censuro.
Ho dovuto chiudere il precedente blog "Italia e Mondo" a causa di commenti di questo tenore, commenti scritti di trolls, persone con account falsi che sono pagate per provocare e rovinare i blogs altrui.
Io non commetterò lo stesso errore di dare spazio a simili individui in questo blog.
Io li zittisco!
L'Italia è un Paese messo male anche per colpa di queste persone.
Io non mi faccio intimidire e ribadisco che il reato di clandestinità non deve essere abolito.
L'Italia è un Paese in grosse difficoltà.
Le aziende non investono, perché la giustizia va male, ci sono troppe tasse, c'è troppa burocrazia (e tutto questo fa diventare la corruzione un valido espediente), l'energia elettrica costa troppo e mancano delle infrastrutture adeguate!
La disoccupazione giovanile supera il 40% e quella totale va oltre l'11%.
Da disoccupato so quello che dico.
Se noi apriamo le porte ai clandestini, rischiamo di aggiungere povertà ad altra povertà.
Da qui ci sono altri problemi.
Un immigrato clandestino, proprio perché è clandestino, non ha diritto ad una casa ed ad avere un lavoro regolare.
Quindi, egli si espone al rischio di trovarsi a lavorare in nero o, peggio, di finire nella manovalanza della criminalità.
Inoltre, vi invito a leggere questo articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Quanto ci costano i clandestini: un miliardo e seicento milioni".
Proprio così, gli immigrati clandestini ci costano un miliardo e seicento milioni di Euro.
Questo problema è europeo.
Anche gli altri Stati (e non solo l'Italia) si devono fare carico di questa emergenza.
La contestazione degli abitanti di Lampedusa al Presidente delle Commissione Europea José Manuel Durao Barroso e al Presidente del Consiglio Enrico Letta è eloquente!
Vi segnalo questo video di Magdi Cristiano Allam che parla dell'immigrazione.
Cordiali saluti.
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