The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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lunedì 3 giugno 2013
Riforme: o si fanno si va catafascio!
Cari amici ed amiche.
Leggete il mio articolo su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Riforme istituzionali e solo dopo la legge elettorale".
Faccio mia una frase detta dal re di Danimarca Cristiano II Oldenburg (1481-1559) che recita:
"Le mezze misure sono inutili, le cure che danno una bella scossa al corpo sono le migliori e le più sicure".
Queste parole sono più che attuali e valgono bene per la nostra Costituzione.
Servono, infatti, delle riforme vere.
La prima è l'elezione diretta del Presidente della Repubblica.
Oggi, noi abbiamo un Presidente della Repubblica che pesa tanto ma che non è eletto direttamente dal popolo.
La seconda è l'abolizione del bicameralismo perfetto.
Oggi, un Parlamento con due Camere che fanno la stessa cosa non serve più.
Esso rende l'Italia l'ingovernabile.
Basterebbe che una sola Camera (Camera dei Deputati) approvasse le leggi mentre l'altra (il Senato) potrebbe fungere da luogo di incontro tra Stato e Regioni.
La terza è la riduzione dei parlamentari.
Francamente, 945 parlamentari (630 deputati e 315 senatori) sono troppi.
Negli Stati Uniti d'America i parlamentari sono 435.
La quarta è il federalismo.
L'Italia deve diventare un Paese federale. Gli Stati federali costano meno ai cittadini e i loro enti locali sono maggiormente responsabilizzati.
La quinta è la creazione di macro-regioni.
Venti Regioni sono troppe.
E' giusto che quelle Regioni che hanno rapporti di contiguità economica, sociale e culturale possano fare sistema e fondersi tra loro.
Così, si ridurrebbero le assemblee elettive.
La sesta è l'abolizione delle Province.
I Presidenti ed i Consigli potrebbero essere sostituiti dai Sindaci dei Comuni capoluoghi e dalle assemblee dei Sindaci dei Comuni delle Province stesse.
Questo ridurrebbe le assemblee elettive.
La settima è la riforma della legge elettorale.
Queste sono le riforme che servono.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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