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sabato 1 giugno 2013

Monarchie protestanti, repubbliche cattoliche saggio da un brano di Plinio Correa de Oliveira

Elisabetta I col setaccio di Tuccia, simbolo di castità.
Dipinto di Quentyn Metsys il Giovane, 1583.


Cari amici ed amiche.

Leggete questo brano del libro del professor Plinio Correa de Oliveira "Rivoluzione e controrivoluzione" che è intitolato "Monarchie protestanti-Repubbliche cattoliche":


"Un’obiezione che si potrebbe fare alle nostre tesi consisterebbe nel dire che, se il movimento repubblicano universale è il frutto dello spirito protestante, non si comprende come mai nel mondo vi sia attualmente soltanto un re cattolico e tanti paesi protestanti si mantengano monarchici 15.

La spiegazione è semplice. L’Inghilterra, l’Olanda e le nazioni nordiche, per tutta una serie di ragioni storiche,psicologiche e così via, hanno molti motivi di attaccamento alla monarchia. Penetrando in esse, la Rivoluzione non ha potuto evitare che il sentimento monarchico “coagulasse”. Così, la monarchia continua a sopravvivere ostinatamente in questi paesi, nonostante che in essi la Rivoluzione stia penetrando sempre più a fondo in altri campi. “Sopravvive”... ma nella misura in cui il morire a poco a poco si può chiamare sopravvivere. Infatti la monarchia inglese, ridotta in larghissima misura a una funzione di rappresentanza, e le altre monarchie protestanti, trasformate a quasi tutti gli effetti in repubbliche nelle quali la carica suprema è vitalizia ed ereditaria, stanno soavemente agonizzando e, se le cose continuano così, si estingueranno senza rumore.

Senza negare l’esistenza di altre cause che contribuiscono a questa sopravvivenza, vogliamo però mettere inevidenza il fattore — per altro molto importante — che si situa nell’ambito della nostra esposizione.

Al contrario, nelle nazioni latine, l’amore per una disciplina esterna e visibile, per un potere pubblico forte e caricodi prestigio, è — per molte ragioni — assai minore.

La Rivoluzione non ha trovato in esse, quindi, un sentimento monarchico così radicato. Ha abbattuto facilmentetroni. Ma finora non ha avuto la forza sufficiente per spazzar via la religione
.".

Visto che oggi è la Festa della Repubblica, parlo di questo argomento.
Se guardiamo bene l'Europa, le monarchie cattoliche sono quella spagnola, quella belga, quella lussemburghese, quella monegasca e quella del Liechtenstein.
Tuttavia, le uniche vere monarchie con un re sono quella spagnola e quella belga.
Le altre sono principati (come il Principato di Monaco ed il Liechtenstein) e granducati, come il Lussemburgo.
Gli Stati monarchici protestanti sono la Svezia, la Norvegia, la Danimarca, i Paesi Bassi ed il Regno Unito.
Questi Stati sono monarchie vere, con dei re.
Tuttavia, bisogna essere d'accordo con il professor Plinio Correa de Oliveira nel definire queste monarchie sono a tutti gli effetti delle "Repubbliche con delle corone".
Escludendo il Regno Unito, che ha una storia a sé stante, queste monarchie hanno perso molte delle loro peculiarità con la Riforma protestante e con la secolarizzazione.
Addirittura, in Svezia si possono celebrare i matrimoni gay in chiesa o quantomeno si sta spingendo per essi.
La visione protestante in sé è una visione repubblicana.
Con il suo rifiuto della gerarchia ecclesiastica e del primato del Papa e con un concetto di fede vissuta individualmente ed un concetto di Chiesa basata sulle congregazioni laiche, il protestantesimo è di per sé un'idea religiosa repubblicana.
Gli Stati Uniti d'America (che oggi vedono una crescita del cattolicesimo) sono un paradigma di ciò.
Nel 1620 un gruppo di puritani inglesi partì a bordo del "Mayflower" (una nave che pare fosse italiana) e diedero il fondamento ad una repubblica nelle Americhe.
Anche la Svizzera è un altro esempio.
In Paesi come la Danimarca, la Norvegia e la Svezia le Chiese luterane conservano le gerarchie episcopali ed anche la Successione apostolica ma tutto ciò è rimasto all'esteriorità.
L'apertura della Chiesa di Svezia ai matrimoni gay ne è la prova.
Questa Chiesa si descrive in questo modo:

  1. La Chiesa di Svezia si manifesta come una comunità evangelica luterana organizzata in diocesi e parrocchie.
  2. La Chiesa di Svezia è una Chiesa nazionale aperta che, attraverso un'organizzazione democratica, copre tutta la nazione.
I preti ed i vescovi sono cariche elettive che vengono elette nelle assemblee della Chiesa, delle diocesi, delle comunità e delle parrocchie.
La Chiesa di Svezia è di fatto una "repubblica".
Ho lasciato da parte il Regno Unito.
La storia del Regno Unito ha peculiarità sue.
Se guardiamo la Scozia, il processo fu uguale a quello degli altri processi di Riforma protestante.
Nel 1559, il calvinista John Knox distrusse il potere della Chiesa cattolica scozzese in un periodo in cui mancava il re.
Re Giacomo V Stuart era morto nel 1452.
I vescovi e i preti cattolici furono sostituiti dai pastori e dai concistori, organi politico-religiosi formati da laici che eleggevano i pastori e determinavano le linee dottrinali della Chiesa calvinista.
In Inghilterra, la situazione fu diversa.
La Chiesa anglicana, infatti, non nacque come una Chiesa protestante ma come una Chiesa cattolica scismatica.
Durante il regno di re Enrico VIII (1509-1547) non ci furono grossi cambiamenti verso il protestantesimo.
Solo dopo, con re Edoardo VI (1537-1553) e con la regina Elisabetta I (nella foto, 1533-1603) ci furono dei cambiamenti verso la Riforma ma, in particolare con la regina Elisabetta, essi furono parziali.
Per esempio, la Chiesa anglicana mantiene la gerarchia episcopale, la Successione apostolica ed una struttura verticale.
Anche a livello dogmatico, sono rimasti molti aspetti del cattolicesimo.
Per esempio, la Chiesa anglicana riconosce Maria come Madre di Dio.
Nella Chiesa anglicana vi è una corrente, l'anglo-cattolicesimo, che riconosce anche il dogma dell'Immacolata Concezione e quello dell'Assunzione di Maria.
Tutto ciò è anche un punto di debolezza dell'anglicanesimo.
La Chiesa anglicana è divisa in una corrente protestante (anglo-calvinismo o Chiesa bassa), in una corrente liberale (Chiesa larga) ed in una corrente filo-cattolica (anglo-cattolicesimo o Chiesa alta).
Questo è oggi un fattore di crisi per la Chiesa anglicana.
Mentre la corrente protestante e quella liberale aprono alle ordinazioni sacerdotale ed episcopali di donne e gay, la corrente anglo-cattolica è contraria.
Molti preti e vescovi anglo-cattolici sono passati al cattolicesimo.
Tuttavia, la Chiesa anglicana si regge sul riconoscere il monarca come punto di riferimento.
Se per assurdo dovesse sparire la monarchia inglese la Chiesa anglicana si spaccherebbe e non ci sarebbe più.
Quanto alle repubbliche cattoliche, come Francia, Italia o Austria, la tradizione cattolica era rimasta perché essa ha il punto di riferimento nel Papa e, per assurdo, non fu intaccata dalla Rivoluzione, se non con persecuzioni.
Questo avvenne perché il re non era il capo della Chiesa.
Paradossalmente, nei vecchi regni cattolici, Stato e Chiesa erano due realtà separate.
Il re era capo dello Stato ed il Papa era capo della Chiesa.
Certo, con una certa visione errata del Concilio Vaticano II, oggi la germe della Rivoluzione ha infettato alcuni settori della Chiesa.
Non potendola distruggere dall'esterno, la Rivoluzione vuole attaccare la Chiesa dall'interno.
Cordiali saluti. 











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Ringrazio un caro amico di questa foto.