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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 2 giugno 2013

Lettera aperta al Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi

Egregio signor ministro,

ho letto l'articolo sul suo blog, quello intitolato "La mia risposta sulla Tav a un cittadino della Val di Susa".
Sono d'accordo al 100% con quello che lei sostiene ed aggiungo che una delle cause di scarsi investimenti in Italia sta proprio nella carenza di infrastrutture efficienti.
C'è chi sostiene che basti fare della semplice manutenzione sulle opere esistenti.
Questo è un errore.
Chi crede di potere limitarsi solo a fare della manutenzione non sa quello che dice.
Il nostro Paese non è paragonabile alla Francia o alla Germania.
Il nostro territorio è costituito dal 35% di montagne e dal 42% di colline.
Quindi, noi siamo costretti a bucare delle montagne o a fare ponti per passare sulle valli.
Prendiamo, per esempio, le autostrade.
Cito la storia del tratto Bologna-Firenze dell'Autostrada A1 Milano-Napoli.
L'autostrada attualmente esistente passa praticamente sopra le montagne, con  problemi di curve e di pendenze.
Oggi, si sta facendo una grande opera di ammodernamento, con  la Variante di Valico, una seconda autostrada che correrà ad un piano altimetrico inferiore e che passerà in mezzo alle montagne con numerosi ponti, viadotti e gallerie.
Oltretutto, questa zona una criticità dovuta al territorio.
Mi riferisco, ad esempio, agli scavi della nuova galleria "Sparvo", il cui colle è pieno di giacimenti di gas.
Per scavare il tunnel serve una perforatrice di ultima generazione che è stata presa dalla Germania, "Martina".
Con la "Variante di Valico" avremo (finalmente) un'autostrada efficiente.
Un altro caso, è quello dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Quando fu realizzata, si sarebbe potuta fare un'autostrada che corresse parallela alla costa tirrenica.
Invece, l'autostrada fu fatta passare all'interno, in una zona montagnosa e con criticità dovute alla morfologia del territorio, alle condizioni dovute al dissesto idrogeologico e ai pericoli sismico e meteorologico.
Le recenti opere di ammodernamento hanno posto rimedio a questo vulnus.
A tal proposito, le voglio fare una segnalazione.
Sul tratto compreso tra Campotenese e Morano-Castrovillari, vi è la galleria "Cerreta".
E' stata costruita la nuova canna nord (verso Salerno) mentre si sta ampliando l'attuale canna sud (quella che va verso Reggio Calabria).
La vecchia canna nord risulta così dismessa.
Ora, quest'ultima si potrebbe riutilizzare come cunicolo di fuga in caso di emergenza.
Mi risulta che molte vecchie strutture dell'Autostrada A3 saranno dismesse.
Io troverei giusto riqualificarle e riutilizzarle.
Detto questo, le nuove infrastrutture sono necessarie.
Lo stesso discorso vale per la TAV, la ferrovia ad Alta Velocità Lione-Torino.
La TAV servirà a fare in modo che l'Italia possa essere realmente in Europa.
Se essa non venisse fatta passare per l'Italia, la Svizzera e l'Austria sarebbero pronte a farla passare sul loro territorio.
L'Italia resterebbe tagliata fuori.
Non credo che gli imprenditori italiani ed esteri investano volentieri in un Paese in codeste condizioni, un Paese isolato e con scarsa mobilità.
Coloro che dicono no alla TAV e propugnano un ammodernamento della ferrovia esistente non sanno ciò che dicono.
Non voglio sembrare irrispettoso ma voglio ricordare che ammodernare un'infrastruttura esistente costa molto di più e può essere più impattante sull'ambiente che non costruirne una ex novo.
All'Italia servono infrastrutture.
Serve la TAV Lione-Torino e serve la Ti-Bre, l'asse autostradale che unirà l'Autostrada A22 Brennero-Modena all'Autostrada A15 Parma-La Spezia.
Questa autostrada metterebbe in comunicazione la Provincia di Mantova con Parma e la costa tirrenica.
Io abito a Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Da mantovano, posso confermare che, per esempio, è difficile raggiungere Parma, la Provincia di Massa-Carrara, la Liguria o la costa tirrenica della Toscana e del Lazio.
Alla Provincia di Mantova, un'opera come la Ti-Bre serve.
Sarebbe di ripensare anche l'Autostrada A15 Parma-La Spezia.
Un'altra opera che serve è il Ponte sullo Stretto di Messina.
In Giappone si fanno strutture assai più ardite e in un territorio sismico e qui in Italia c'è chi trova una caterva di scuse per non fare un ponte che servirebbe a superare un braccio di mare di soli tre chilometri.
Lei ha il mio sostegno.
Tra l'altro, le infrastrutture creano lavoro.
Oggi c'è una grave crisi e c'è una grave disoccupazione.
Da disoccupato, so cosa vogliano dire certe cose.
Quindi, sono d'accordo con lei.
Cordiali saluti.






2 commenti:

  1. Egregio sig. Antonio Gabriele Fucilone,
    Lei ha capito veramente tutto per quanto riguarda il sistema trasportistico legato al TAV in Valsusa.
    Il riferimento alle caratteristiche orografiche italiane è pertinente.
    Il nostro territorio dev'essere ridotto ad un colabrodo ai fini trasportistici, anche se ciò potrebbe comportare, ad esempio, il dirottamento dei percorsi idrici (sorgenti e fiumi sotterranei).
    In Valsusa si sente davvero il bisogno della seconda canna dell'autostrada del Frejus. Faccio questo esempio in quanto le sue osservazioni sono basate soprattutto su un incremento della rete autostradale, quindi del trasporto su gomma.
    E' per questo che Le chiederei un grande favore: esprima questa sua teoria innanzitutto al ministro Lupi e poi ai numerosi parlamentari e amministratori locali (fatta eccezione di quelli valsusini, ostinatamente NoTav) affinché la smettano di affermare che si costruisce la costosissima linea definita TAV o TAC, a seconda delle convenienze, in Valsusa proprio per dirottare il più possibile il trasporto dalla gomma al ferro.
    Speriamo che abbia fortuna e che le persone che hanno capito tutto come Lei siano numerose.
    Distinti saluti.

    Carlo Gianoglio

    RispondiElimina
  2. Guardi questo video, http://youtu.be/pxhCGMaXZC0.
    Esso mostra la situazione della Variante di Valico, il nuovo tratto dell'Autostrada A1, tratto Bologna-Firenze.
    Secondo l'ingegnere Alberto Selleri, le montagne sono un problema. Il nostro territorio è costituito per il 35% da montagne e per il 42% da colline. Inevitabilmente, si dovranno scavare tunnels e realizzare viadotti.
    Lo stesso discorso vale anche per la TAV.
    Noi abbiamo autostrade e ferrovie che devono essere modernizzate. Dobbiamo potenziare il trasporto su rotaia e rendere più sicuro quello su gomma.
    Le ricordo che, nelle condizioni attuali, il trasporto su gomma non è efficiente sul piano della sicurezza ed è scadente su quello dell'impatto ambientale.
    Quanto ad esprimere questi pareri, lo sto facendo. Ogni tanto, commento il blog di Beppe Grillo. Anche la questione della seconda canna del traforo del Frejus non dovrebbe essere elusa.
    Un cordiale saluto. 

    RispondiElimina

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