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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 5 ottobre 2011

UGUAGLIANZA, COMMENTO ALL'ENCICLICA "DE RERUM NOVARUM"


Cari amici e amiche.

Leggete questo brano della lettera Enciclica di Papa Leone XIII "De Rerum novarum":

«Si stabilisca dunque in primo luogo questo principio: che si deve sopportare la condizione propria dell’umanità; togliere dal mondo le disparità sociali è cosa impossibile. Lo tentano, è vero, i socialisti, ma ogni tentativo contro la natura delle cose riesce inutile. Poiché la più grande varietà esiste per natura tra gli uomini: non tutti posseggono lo stesso ingegno, la stessa solerzia, non la sanità, non le forze in pari grado: e da queste inevitabili differenze nasce di necessità la differenza delle condizioni sociali. E ciò torna a vantaggio sia dei privati che del civile consorzio, perché la vita sociale abbisogna di attitudini varie e di uffici diversi, e l’impulso principale, che muove gli uomini ad esercitare tali uffici, è la disparità dello stato.».

Ora, faccio delle considerazioni.
Prima di tutto, ringrazio l'amico Filippo Giorgianni, che su Facebook mi ha segnalato questo brano.
Il discorso inerente all'uguaglianza è molto complesso.
Se qualcuno mi chiedesse se sia giusto che tutti abbiano eguali diritti la mia risposta sarebbe affermativa.
Tuttavia, bisogna capire una cosa.
Uguaglianza non significa egualitarismo.
Un conto è dire che tutti debbano avere gli stessi diritti fondamentali, come la vita, la libertà di esprimere la propria opinione ed il lavoro.
Un altro è il volere imporre un "canone unico" a tutte le persone senza tenere conto delle peculiarità di ciascuna di loro, cosa che vogliono fare quelle idee totalizzanti (e totalitarie) come comunismo e nazismo.
Molto spesso, questo egualitarismo va di pari passo con il relativismo, ossia con la negazione delle verità rivelate, in nome dell'uguaglianza.
E' il tipico caso del crocifisso tolto dalle scuole o della carne suina che non viene servita nelle mense.
Poiché "tutti debbono essere uguali" bisogna togliere il crocifisso, la cui esposizione sarebbe una mancanza di rispetto per chi non è cattolico, o bisogna eliminare la carne suina dai menù delle mense scolastiche, per non offendere chi per religione non mangia la carne suina.
Magari, in futuro, qualcuno avrà la "bella idea" di levare anche l'altra carne dai menù...per non offendere i vegetariani o i vegani.
E' chiaro che tutto ciò non sia uguaglianza ma un ipocrita egualitarismo che ha come idea di fondo il relativismo e in cui delle minoranze impongono la propria opinione su una maggioranza.
Se uno non vuole vedere il crocifisso, non lo guardi.
Se uno non vuole mangiare carne suina, mangi qualcos'altro.
Lo stesso discorso vale per chi non vuole mangiare la carne in generale.
Il consorzio umano è fatto di persone diverse.
Ogni persona, ha capacità diverse, approcci diversi verso l'altro ed idee diverse.
Purtroppo, in certe realtà (come la scuola pubblica e molte università) questo concetto è spesso ignorato a tal punto che manca anche la meritocrazia.
E così, ad esempio, vi sono dei laureati che si vantano del proprio titolo per farsi grandi di fronte agli altri ma sono ignoranti come delle zucche come anche degli studenti promossi senza merito.
Il concetto di meritocrazia non favorisce una discriminazione delle persone ma fà si che i migliori vadano avanti (perché è giusto che vadano avanti) e coloro che sono rimasti indietro possano essere stimolati a migliorarsi.
Purtroppo, una certa mentalità che è presente nelle scuole e nelle università va in ben altra direzione.
Bisogna riflettere.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.