Oggi e la Festa di tutti i Santi. Nelle Messe che si sono celebrate ieri sera e che si celebreranno oggi saranno letti il brano libro dell'Apocalisse (7,2-4,9-14) che recita:
"[1] Dopo ciò, vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli della terra, e trattenevano i quattro venti, perché non soffiassero sulla terra, né sul mare, né su alcuna pianta.
[2] Vidi poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare:
[3] "Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi".
[4] Poi udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele.
[9] Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani.
[10] E gridavano a gran voce:
"La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello".
[11] Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo:
[12] "Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen". ".
Del Salmo 23 (24) e della I lettera di Giovanni (capitolo 3, versetti 1-3) che recita:
"[1] Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui.
[2] Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
[3] Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. "
e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetti 1, 12 a) che recita:
"[1] Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
[2] Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3] "Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
[4] Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
[5] Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
[6] Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
[7] Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
[8] Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
[9] Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
[10] Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
[11] Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
[12] Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. ".
[13] Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: "Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?".
[14] Gli risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. ".
Molto spesso noi paragoniamo i santi agli angeli. Noi, però, sbagliamo perché i santi, però, non sono angeli.
L'angelo, infatti, è una creatura spirituale di Dio, un suo messaggero.
Il santo non è nemmeno un uomo che fa i miracoli.
Il fare i miracoli è un dono che Dio ha dato a quella persona per portare avanti la sua missione salvifica.
Il santo, invece, è un uomo, una creatura carnale.
Anzi, spesso, prima di diventare tale, un santo ha pure avuto esperienze umane, anche peccaminose.
Allora, sorgono queste domande:
Qual è la differenza tra un uomo normale ed un santo? Cos'ha di diverso quest'ultimo?
Il santo è semplicemente una persona che ad un certo punto della sua vita ha saputo scegliere l'amicizia di Dio, imitando Suo Figlio, Gesù Cristo.
Un'altra domanda che sorge è:
Come ha potuto imitare Gesù Cristo?
La risposta è nel brano del Vangelo.
Quando Gesù disse "Beati i poveri in spirito, beati i miei, beati i misercordiosi ecc", non fece altro che indicare all'uomo la via della santità.
E' una via non facile, specialmente nell'epoca attuale, ma quando una persona riesce a rendere vera almeno una di queste otto beatitudini ottiene uno sprazzo di santità.
Allora, io credo che bisogna accettare questa "sfida" che Dio ci propone.
Non è facile ma bisogna provare, per salvare sé stessi ed il proprio prossimo.
Termino con una poesia che mi è stata inoltrata dalla signora Alessandra Spanò su Facebook:
Stanno i Santi,
ma quanti,
il Signore a lodare
e gioiosi a pregare.
Ogni bimbo, in quel nimbo
di luci festanti
ha i suoi Santi,
ma quanti!
Essi aspettano il dono
del bimbo che è buono
per farne splendore
intorno al Signore.
Perché per i Santi,
e quanti!
è gioia vegliare
su un bimbo da amare.
Cordiali saluti.
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