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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 25 ottobre 2011

RONCOFERRARO, ALCUNI MISTERI


Cari amici ed amiche.

La storiografia ufficiale del Comune di Roncoferraro potrebbe avere ignorato alcuni particolari.
Ad esempio, si sa poco dei catari, di cui scrissi in un due precedenti articoli, quello intitolato "Da Rennes Le Chateau a Roncoferraro, un viaggio nelle terre dei catari" e "Roncoferraro, gli ebrei ed i catari" .
Oltre a questo, però, ci sono altri particolari.
Se un giorno doveste venire qui a Roncoferraro, vi suggerirei di visitare la pieve romanica di Barbassolo, nella foto.
Questa pieve risale al XII secolo AD ed è stata costruita anche con materiale di recupero preso da edifici e laterizi di epoca romana.
Particolare è una figura marmorea che si trova murata in un muro del campanile.
Questa figura rappresenta un volto umano, se pur molto approssimativo.
Per alcuni (e credo anche per la storiografia ufficiale) questo volto umano fa parte di quel "materiale di recupero" usato per costruire la chiesa.
La realtà potrebbe essere ben diversa.
Infatti, la collocazione di quel volto potrebbe avere avuto una funzione esoterica.
Rileggete il mio articolo intitolato "Rosslyn, alcune considerazioni" .
In quell'articolo, scrissi di avere decifrato buona parte del "codice" della cappella.
Nella cappella scozzese vi sono gli "omini verdi", delle figure mostruose.
Queste figure hanno la funzione di scacciare il male e di non farlo entrare nella chiesa.
Lo stesso discorso vale per il coccodrillo appeso alla volta del Santuario della Beata Vergine Maria di Grazie di Curtatone o i gargoyles delle cattedrali gotiche.
Può darsi che quella figura nel campanile della pieve di Barbassolo abbia una funzione identica.
Del resto, il simbolismo medioevale fu molto ricco.
Basti pensare all'uso del pentacolo (la stella a cinque punte) che in orgine non fu un simbolo satanico.
Infatti, i primi cristiani lu usarono per scacciare il male, poiché rappresentava la cinque piaghe di Cristo.
Quando c'erano pestilenze o guerre, la gente si ritirava nelle proprie case e tracciava sugli stipiti delle porte dei pentacoli con la punta rivolta in alto, nel seguente modo:




Solo con l'Illuminismo, quando nacque la perversa dottrina satanica, e nel XIX e XX secolo, il pentacolo assunse le caratteristiche che gli sono state attribuite attualmente, rovesciandolo.
Pensate a madame Voisin, una donna vissuta nella Francia di re Luigi XIV che fu nota per i suoi veleni e che fece delle messe nere.
Provate a disegnare una croce su un pentacolo con la punta rivolta in alto, quindi non rovesciato.
Rovesciando il pentacolo si rovescia anche la croce. Inoltre, il pentacolo rovesciato ricalca la forma della testa del becco, il caprone, l'animale che rappresenta il diavolo.
Il satanismo dissacra i simboli della nostra religione e la croce viene dissacrata rovesciandola.
Quindi, anche il pentacolo può avere una duplice funzione.
La punta rivolta in alto indica l'aspirazione al cielo. Il pentacolo con la punta rivolta verso il basso indica l'aspirazione a ciò che è materiale o infero.
Rivolgendo la punta verso il basso, si vuole aspirare ai beni materiali, contro quelli del cielo. Ciò è una peculiarità del satanismo e anche del comunismo che con il satanismo ha qualche legame.
Lo stesso Karl Marx era un satanista.
Fatta questa disquisizione sui pentacoli, sui satanisti e sui comunisti, torniamo a Roncoferraro e ai suoi misteri.
Un altro mistero di Roncoferraro è Governolo. Qui, secondo una leggenda, pare che fosse avvenuto il celebre incontro tra il re unno Attila e San Leone Magno.
Perché l'incontro avvenne proprio in quel punto?
Gli storici ufficiali dicono che quell'incontro avvenne perché i fiumi come il Mincio (che passa per il Comune di Roncoferraro e arriva a Governolo) erano vie di collegamento importanti.
Ciò è vero ma può esserci un'altra spiegazione.
Pare che l'attuale Governolo si trovi in una zona che in origine era la confluenza tra il fiume Mincio ed il Po.
Secondo una certa cultura di certi popoli antichi, le zone in cui vi erano confluenze di fiumi erano zone in cui vi erano particolari energie. Lo stesso discorso vale per Torino, la città magica per antonomasia.
Quindi, la scelta del luogo in cui avvenne l'incontro tra il Papa ed Attila potrebbe non essere stata casuale.
Del resto, Governolo ha un'altra particolarità.
Sotto le case della sua parte vecchia vi sono caverne scavate, come la città di Mantova.
Perché? A cosa servivano?
Del resto, la Provincia di Mantova è piena di misteri.
Guardate lo stemma della Provincia e quello del Comune del capoluogo.
La sua parte alta reca una croce rossa su campo bianco. Anche quello del Comune del capoluogo ha una croce rossa su campo bianco.
La cosa non vi dice niente?
Ma sì, la croce rossa su campo bianco è l'emblema dei cavalieri dell'Ordine Templare.
Questo avalla la tesi del rapporto stretto tra Mantova e questi cavalieri.
Del resto, pare che anche James Crichton, l'uomo di cultura scozzese del XVI secolo che fu ucciso proprio a Mantova fosse stato legato ai cavalieri di quest'ordine, poiché pare che gli Stuart, i membri della dinastia reale scozzese (con cui egli fu imparentato), fossero stati nel medesimo.
Questa è, comunque, un'altra storia.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".