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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 15 ottobre 2011

DATE A CESARE QUELLO CHE E' DI CESARE E A DIO QUELLO CHE E' DI DIO




Cari amici ed amiche.

Saranno letti nelle Sante Messe i brani del Libro del profeta Isaia (capitolo 45, versetti 1-4-6), del Salmo 95 (96) e della I Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (capitolo 1, versetti 1-5b) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 22, versetti 15-21).
Il brano del Vangelo (che ho preso dal sito della Santa Sede) recita:

"[15] Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. [16] Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. [17] Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?". [18] Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti, perché mi tentate? [19] Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. [20] Egli domandò loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". [21] Gli risposero: "Di Cesare". Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio". [22] A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono. ".

Con queste parole Gesù ci disse:
"State nel mondo ma non siete del mondo. ".
Infatti, Gesù non disse che i cristiani devono ribellarsi a un governo, salvo i casi in cui quest'ultimo faccia delle leggi ingiuste, come (ad esempio) quelle che impongono di fare del male al prossimo.
Per Gesù, il cristiano vero deve obbedire al governo perché quest'ultimo garantisce l'ordine e la civiltà.
In pratica, la parte che si deve a Cesare, ossia il contributo per fare sì che il Governo funzioni, deve essere data a Cesare, ossia al governo.
Il cristiano, però, vive nel mondo ma non è del mondo.
Infatti, egli deve aspirare alla "Patria nel Cielo".
Quindi, deve dare anche a Dio la propria parte di vita, non solo con la preghiera e la fede ma anche con opere degne, come l'aiuto verso il prossimo e l'impegno attivo nella società, dalla politica al volontariato, e con il lavoro onesto.
Il cristiano non può, quindi, isolarsi da tutto e da tutti.
Anche l'eremita, prima di essere tale, ha avuto una vita sociale.
In fondo, Gesù stesso accettò la condizione umana e con gli uomini condivise tutto fuorché il peccato.
Tutto ciò riassume il comandamento nuovo che, nel Vangelo secondo Giovanni (capitolo 13, versetto 34) è così riassunto in greco:

"Ἐντολὴν καινὴν δίδωμι ὑμῖν, ἵνα ἀγαπᾶτε ἀλλήλους, καθὼς ἠγάπησα ὑμᾶς ἵνα καὶ ὑμεῖς ἀγαπᾶτε ἀλλήλους."

e in italiano recita:

"Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.".

Questa è la migliore forma di amore verso Dio e verso il prossimo.
Oggi, purtroppo, sia l'obbedienza al governo e sia l'obbedienza a Dio sono viste come due cose difficoltose.
I fatti di ieri, in cui gli "indignados" hanno devastato Roma, lo dimostra.
Anche l'obbedienza a Dio è diventata un concetto difficile per molti, anche per i cristiani.
Tra questi ultimi vi è chi, magari, va a Messa alla domenica ma nei fatti si comporta in modo diverso.
Il discorso vale anche per chi attacca la Chiesa e la cultura cattolica che vengono viste come "castranti".
Per una certa cultura attuale, l'"uomo libero" è l'uomo che non ascolta la Chiesa né lo l'autorità civile.
Per una certa cultura attuale, l'"uomo libero" è quello che mette sé stesso prima di tutto e che si lascia dominare dalla proprie pulsioni.
Non è così, un uomo che si lascia dominare dalle proprie pulsioni e che è ingordo non è libero.
Un uomo che disobbedisce all'autorità civile come alla Chiesa (qualora sia credente) non è libero. E' schiavo delle proprie pulsioni e del proprio egoismo.
Quei delinquenti che ieri hanno spaccato le vetrine dei negozi ed incendiato le automobili a Roma non erano "uomini liberi".
Erano schiavi delle proprie pulsioni.
Allora, noi cristiani dovremo essere in prima linea per fare capire agli altri che si sta al mondo in un certo modo.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.