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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 23 ottobre 2011

MORTE DI DON ENZO MAZZI, UNA RIFLESSIONE



Cari amici ed amiche.

Si è spento all'età di 84 anni don Enzo Mazzi, noto come il "parroco del dissenso".
Era l'animatore della comunità "L'Isolotto" di Firenze.
Ora, io non faccio la guerra ai morti (e per questo esprimo il mio cordoglio ed il mio rispetto) ma voglio dire che don Mazzi fu proprio un paradigma della situazione di noi cattolici nel XX e nel XXI secolo.
Egli rappresentò quel "cattolicesimo di sinistra", quel cattolicesimo in cui né io né qualsiasi altro cattolico fedele alla dottrina sociale della Chiesa ci possiamo riconoscere.
Don Mazzi fu noto per essersi scontrato con il cardinale Ermenegildo Floris che gli intimò di lasciare la Chiesa. Lui reagì unendosi ad una comunità di base ed operando in essa proprio di fronte alla chiesa, in piazza dell'Isolotto.
Solo l'arcivescovo di Firenze Silvano Piovanelli avviò una normalizzazione.
Certo, don Mazzi aiutò molti poveri (e questo fu lodevole) ma, a mio modo di vedere, sbagliò il principio.
Nella Chiesa vi è l'obbedienza.
Purtroppo, fu fatto un uso sbagliato delle innovazioni apportate dal Concilio Vaticano II.
Tuttora, si sta facendo un uso sbagliato delle innovazioni apportate dal Concilio.
Il Concilio Vaticano II avrebbe dovuto portare la Chiesa nel mondo. Qualcuno portò il mondo nella Chiesa.
Allora, riflettiamo!
Tra l'altro, manco a dirlo, questo "prete ribelle" è "celebrato" dal quotidiano "La Repubblica".
Come dice monsignor Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, la storia giudicherà don Enzo Mazzi.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".