Leggete questo discorso del leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro:
"La revisione della Legge 194 sull'aborto è uno dei principali dibattiti politici di inizio 2008.
Per me la donna non dovrebbe ricorrere all'aborto, ma non pretendo che le mie scelte prevalgano sulle decisioni di altre persone.
Ritengo che la legge 194, pur con le sue imperfezioni come succede del resto per tutte le leggi, non debba ESSERE MODIFICATA E NON NE VEDO I PRESUPPOSTI.
LA LEGGE 194 HA FUNZIONATO, su questo non credo che ci siano dubbi, e HA TUTELATO LA LIBERTA' DI MIGLIAIA DI DONNE DI ESSERE PADRONE DELLA LORO VITA.
Il dibattito attuale ha due aspetti che mi disturbano come cittadino e come politico.
Il primo è che una discussione sui diritti civili sia influenzata, e forse indirizzata, DALLA RELIGIONE.
Il secondo è che, con tutti i problemi irrisolti che ha il paese, e ce ne sono migliaia, si dibatta (e si perda tempo prezioso) su una LEGGE CHE FUNZIONA, approvata dagli italiani attraverso un referendum.
L'immagine che la classe politica, ancora una volta, trasmette, è di vivere in un mondo a parte, isolata, lontana dagli italiani e dalle loro aspettative.".
Tra questi vi sono anche i valori cristiani.
Ora, queste affermazioni del leader del succitato partito contrastano con i valori di cui ho parlato.
Un cristiano deve essere sempre contro l'aborto.
Il discorso va comunque esteso anche agli altri campi.
Ad esempio, già il nome "Italia dei Valori" indica che chi è sostenitore o militante di tale partito sia "puro ed immacolato" mentre chi è contro di esso sia un criminale per sua natura.
In pratica, il nome stesso del partito è atto a demonizzare l'avversario.
Nel partito di Di Pietro non c'è un'ideologia, poiché ci sono elementi di destra e di sinistra.
Ci sono solo un becero giustizialismo (verso gli avversari) ed un forte populismo.
Ciò racchiude il nome "Italia dei Valori".
In quel partito, però, si vede anche una grande ipocrisia.
Infatti, guarda i difetti degli altri ma non quello che succede in casa propria.
Basti vedere la vicenda del figlio di Antonio Di Pietro, Cristiano, che è stato candidato come consigliere alle elezioni regionali che si sono tenute in Molise.
Mi ricordo i vari sostenitori ed esponenti dell'Italia dei Valori che si stracciarono le vesti quando qui in Lombardia venne candidato Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Nord Umberto, come consigliere regionale.
Mi ricordo anche che Di Pietro fu colui che chiese la condanna di Israele quando questi si difese dall'attacco della "Flotilla", nella primavera del 2010.
Quindi, posso dire di non avere ancora capito quali siano i valori di Di Pietro e soci.
Cordiali saluti.
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