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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 12 ottobre 2011

LA LIBERAZIONE DI GILAD SHALIT ED IL PERICOLO PER ISRAELE

Cari amici ed amiche.

Forse, questa può essere la volta buona.
Il caporale dell'esercito israeliano Gilad Shalit, che fu rapito nel 2006 dai terroristi di Hamas, potrebbe essere liberato.
Infatti, c'è stato l'accordo tra i sequestratori di Gilad e lo Stato israeliano che prevede che quest'ultimo liberi 1000 carcerati palestinesi, in cambio della liberazione del medesimo caporale.
E così, Gilad potrebbe essere libero.
Onestamente, vorrei dire una cosa.
Qui da noi c'è stata tanta ipocrisia sull'argomento.
Quando ci furono casi di vari sequestri, come quello noto della giornalista Giuliana Sgrena o quello delle due collaboratrici di un'organizzazione non governativa Simona Pari e Simone Torretta, qui in Italia si mobilitarono i sindacati, le organizzazioni non governative, varie associazioni ed i soliti centri sociali che agitavano le solite bandiere della pace e fecero appelli per la pace. Si fecero varie "marce della pace".
Per Gilad, gli stessi soggetti non si mossero.
Anzi, per questa cosa posso dire solo una parola:
"VERGOGNA!".
Se volete, la dico anche in inglese:
"SHAME!".
E' una vergogna il fatto che ci sia questo doppiopesismo!
Dato la signora Sgrena o le due collaboratrici erano vicine ad una certa parte politica, quest'ultima ha riempito le piazze d'Italia.
Gilad, invece, non era vicino alla stessa parte politica e pertanto non interessava!
E' una vergogna!
Ai signori che sostengono certe idee vorrei chiedere il perché di questo loro atteggiamento.
Non si rendono conto che Gilad potrebbe essere un loro figlio, un loro fratello o semplicemente un loro amico?
Gilad è un ragazzo di 25 anni che ha vissuto l'esperienza terribile di un rapimento.
Ah già, a certe persone non fregava e tuttora non frega nulla di lui, dato che non girava (e non credo che giri) con le bandiere della pace.
Sono disgustato.
Inoltre, io ho anche un timore.
Temo che la questione possa essere usata come un "ricatto" sia dai terroristi e sia da chi vuole a tutti i costi uno Stato palestinese, senza tenere conto della sicurezza di Israele e dei cristiani che vivono in quella zona.
C'è da stare attenti.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.