Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo del Quotidiano Nazionale che è intitolato "Napolitano, messaggio al premier: "Pella fu utile"" .
In occasione della sua visita a Biella, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricordato Giuseppe Pella e del Governo da lui fondato nel 1953 che durò pochi mesi.
Napolitano l'ha elogiato, ritenendo che il suo Governo fu breve ma utile a stemperare il clima di tensione.
In quegli anni, infatti, la Democrazia Cristiana fu battuta su una legge elettorale (che i comunisti bollarono come "legge truffa").
L'allora Presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, si dimise. Fu la fine della sua carriera politica. Il Presidente della Repubblica di allora, Luigi Einaudi, scelse Pella alla guida di un altro Governo.
A giudizio del presidente Napolitano, Pella contribuì ad abbassare i toni e ad unire il popolo italiano.
In seguito, il presidente Napolitano ha tuonato contro ogni divisione tra cittadini e politici.
Rispetto la figura del Presidente della Repubblica ma non sono d'accordo su tutto ciò che egli dice.
Che al nostro Paese serva la concordia tra cittadini è cosa ovvia.
Anzi, tutti noi dobbiamo auspicare che ci sia una concordia e non ci si scontri.
Purtroppo, oggi non credo che sia possibile tutto ciò.
L'Italia è un Paese strano.
Ad esempio, negli USA i cittadini sono divisi in democratici e repubblicani ma prima di tutto si sentono americani.
Lo stesso discorso vale per i cittadini britannici o quelli francesi.
Qui in Italia, noi siamo divisi in centrodestra e centrosinistra e troppo spesso ci scordiamo di essere italiani.
Del resto, storicamente ce le demmo di santa ragione in varie occasioni.
Basti pensare all'epoca dell'antica Roma e alle divisioni tra i seguaci di Mario e quelli di Silla o al Medio Evo, al periodo in cui fummo divisi tra ghibellini e guelfi.
Debbo dire, però, che nella maggioranza dei casi, la divisione è alimentata più dalla parte politica di centrosinistra, che tra l'altro è quella che esprime il Presidente della Repubblica.
Intendiamoci, non sto attaccando il presidente Napolitano. Sto solo parlando di storia e la storia dice che il presidente Napolitano proviene da quella parte politica.
Purtroppo, però, gli attacchi provengono tutti da quella parte lì e non è una questione tra politici ma anche tra cittadini.
Ad esempio, su questo blog possono commentare tutti.
Purtroppo, spesso e volentieri, coloro che fanno riferimento alla parte politica opposta alla mia usano toni offensivi, tanto da doverli censurare.
Un altro esempio, è Wikipedia Italia.
Se guardate la pagina di Wikipedia dedicata al presidente Berlusconi noterete che di lui sono messi in risalto tutti quegli aspetti giudiziari e quant'altro, mentre viene quasi ignorato ciò che di buono lui ha fatto in questi anni.
Ad esempio, sapete che il figlio del presidente Berlusconi, Luigi, è impegnato nel Sovrano Ordine di Malta, un ordine cavalleresco che discende da quello di San Giovanni e che è impegnato nelle attività sociali verso i più deboli?
Lo sapete che il presidente Berlusconi fa donazioni agli ospedali, per aiutare i malati, tramite la Fondazione Milan onlus?
Perché Wikipedia non parla di ciò mentre mette in risalto i provvedimenti giudiziari contro la figura del presidente Berlusconi?
Su Wikipedia possono scrivere tutti (e ciò è un bene) ma credo che serva equilibrio e chi regola il sito qui in Italia dovrebbe cercare di favorire ciò.
Purtroppo, ci sono delle "bande" che puntano a delegittimare sul piano umano sia il presidente Berlusconi che chi lo sostiene.
Un conto è la contesa politica. Un altro è l'insulto personale.
C'è un clima che non favorisce la concordia.
Io non temo chi mi attacca. Non mi faccio intimidire.
Però, anche come giovane (attualmente disoccupato) temo per il futuro dell'Italia. Senza unità, il nostro Paese sarà destinato ad essere perdente.
Il fatto, ad esempio, che l'opposizione dica sempre no ad ogni proposta di riforma dimostra ciò.
Allora, se il nostro Paese dovesse finire "con il sedere per terra" la colpa sarebbe di chi in questi anni ha preferito delegittimare il proprio avversario ad una sana collaborazione, se pur in ruoli politici diversi.
Costoro dovranno prendersi ogni resposabilità di fronte ai cittadini.
Chi è capace di intendere...intenda.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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