Cari amici ed amiche.
Qui sotto ho riportato un testo scritto sul blog "Quaestiones Quodlibetales" . Leggetelo!
Ringrazio l'amico Riccardo Di Giuseppe che me l'ha segnalato e a cui faccio i miei migliori auguri di buon compleanno.
La questione del rapporto tra Dio e scienza è spesso visto come difficoltoso per alcuni.
E' il caso del noto matematico Piergiorgio Odifreddi che ha sempre manifestato pubblicamente il suo pensiero contro la religione, rileggendo in modo razionalista i vari testi sacri del Cristianesimo.
In pratica, egli ha usato i testi sacri per dire che Dio non esiste. Da un comunista, un uomo influenzato da Noam Chomsky non ci si può aspettare altro, se non toni sprezzanti verso la religione.
In realtà, Odifreddi può essere smentito sempre.
In un mio precedente articolo dedicato a Dio, citai Anassagora (496 BC-428 BC), un filosofo greco che definì Dio come il "primo motore della creazione".
In questa espressione vi è un qualcosa di scientifico e di religioso.
Ora, guardate una tavola periodica degli elementi chimici. La sua immagine è stata presa dal blog "E.t.l.e.b.o.r.o". Chi non crede può dire che gli elementi ivi raffigurati siano tali per un puro caso e, appellandosi agli studi di Pierre Simon Laplace (23 marzo 1749-05 marzo 1827), può sostenere che la "meccanica celeste" si possa gestire da sola, senza alcun apporto esterno.
Io che, in quanto tecnico di laboratorio chimico-biologico ( se pur attualmente disoccupato), so leggerla, posso dire che non può essere casuale, ad esempio, il fatto che l'azoto abbia come numero atomico 7, come massa atomica 14, 0067 UMA (o AMU) e come configurazione elettronica 2s2 e 2p3 mentre il sodio abbia come numero atomico 11, come massa atomica 22, 98977 UMA (o AMU) e come configurazione elettronica 3s1 oppure il Cloro che ha come numero atomico 17, come massa atomica 35, 453 UMA (o AMU) e come configurazione elettronica 3s 3p5.
Non può essere un caso tutto ciò.
Gli atomi di Cloro, quelli di Azoto e quelli di Sodio sono fatti tutti di protoni, elettroni e neutroni ma sono completamente diversi tra loro.
Non può essere stato il caso a fare tutto ciò.
Anche chi sostiene le tesi di Laplace può essere smentito.
Infatti, io gli potrei dire che i meccanismi di creazione potrebbero anche andare da soli ma potrei dire anche che qualcuno (anzi, Qualcuno) potrebbe averli "programmati".
Quindi, qui si torna al punto di partenza.
Anche le sequenze matematiche della natura non sembrano casuali. Prendiamo, per esempio, un fiore ed un trifoglio.
Di solito, un fiore ha cinque petali ed un trifoglio e ha tre foglie.
Non vi fa venire in mente niente?
Provate a contare così: 1,1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34...fino ad andare all'infinito.
Questa altro non è che il numero aureo di Leonardo Fibonacci, di cui scrissi in passato.
I numeri di questa sequenza si ripetono in ogni cosa della natura.
Non può essere stato il caso a fare tutto ciò.
Del resto, anche figure come quella Benjamin Franklin furono esempi di uomini di scienza che credevano in una "Forza superiore".
Ora, qualcuno potrebbe dirmi che Franklin era massone.
Io potrei rispondergli dicendo che è vero ma farei notare anche che la massoneria anglosassone impone ai suoi affiliati il credere in Dio, che è un landmark.
Credere in Dio non esclude la scienza.
Fu un esempio Sant'Alberto Magno , un Santo che praticava l'alchimia.
Quindi, trovo che sia sbagliato e pericoloso mettere Dio contro la scienza.
Infatti, l'uomo di oggi crede che la scienza possa renderlo onnipotente.
Sbaglia!
Infatti, se crede ciò, le catastrofi possono divenire imminenti.
Il genere umano potrebbe pagare un prezzo altissimo, qualora l'uomo si creda onnipotente con la scienza, senza una vera base di valori.
Del resto vale l'esprssione "historia magistra vitae"!
Cordiali saluti.
Quaestiones quodlibetales: Quando gli asini volano più veloci della luce: Immagino che ogni lettore di questo blog sia a conoscenza delle recenti notizie a proposito del presunto rilevamento di neutrini superlumin...
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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