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lunedì 20 giugno 2022

Siccità, basta chiacchere! Servono soluzioni


Un interessante articolo di Simona Aiuti su "Italiani.it", riporta la notizia dell'utilizzo dell'acqua meteorica (acqua piovana) per risolvere almeno in parte la crisi idrica. 

Anche se ad oggi sono senza lavoro, sono diplomato in chimica e biologia e sono specializzato in qualità, sicurezza ed ambiente e conosco abbastanza bene la materia.
Già i Romani praticavano la strada dell'uso dell'acqua piovana, con l'impluvium.
Tuttavia, le soluzioni al problema non mancano.
Basterebbe avere un po' di buona volontà per implementarle.
Che la siccità stia creando problemi è un dato di fatto.La siccità sta creando grossi problemi all'agricoltura, al turismo e alle persone nelle loro vite quotidiane.
I grandi fiumi (come il Po) sono in secca.
A fronte di questo problema servono delle soluzioni.
Si parla del razionamento dell'acqua, con multe salate per chi spreca.
Per esempio, in certi Comuni della Lombardia già si vieta di innaffiare i giardini di casa.
Però, il razionamento è solo una misura temporanea e non risolve il problema.
Non risolve il problema della mancanza d'acqua.
Anzi, rischia di creare anche delle tensioni sociali.
Bisogna guardarsi intorno e cercare delle soluzioni serie a questo problema.
La prima soluzione è quella della manutenzione o del rifacimento degli acquedotti esistenti.
Molti acquedotti sono malandati e perdono litri e litri di acqua al secondo.
Bisogna fare in modo che non ci siano più questi sprechi.
Dunque, gli acquedotti debbono essere manutenuti o rifatti da cima a fondo.
La seconda possibile soluzione è quella del riutilizzo delle acque di scarico.
In qualche condominio di Bologna si è fatto ciò con le acque di scarico dei lavandini che vengono rimesse in circolo nello stabile e riutilizzate per gli sciacquoni.
Addirittura, nella città americana di Peoria, in Arizona, le acque reflue vengono trattate con la depurazione e con i raggi ultravioletti e rese ottimali per essere rimesse in circolo come acque potabili.
Certo, il processo di depurazione deve essere radicale.
Un'acqua potabile non deve avere elementi figurati (come batteri e virus) né l'ammoniaca ed il nitrito.
Dunque, il processo di depurazione deve essere portato avanti in modo serio, poiché i parametri di un'acqua potabile sono molto diversi da quelli di un'acqua destinata allo sversamento in un canale, in un fiume, in un lago o in mare.
La terza possibile soluzione è quella della dissalazione dell'acqua del mare.
In Israele questa soluzione al problema idrico è ampiamente adottata e funziona molto bene.
Laddove è possibile, per alcune colture si potrebbe ricorrere al metodo dell'irrigazione goccia a goccia.
Dunque, non ci si può limitare all'imposizione dei razionamenti.
Serve lungimiranza.
Le possibili soluzioni ci sono e debbono essere sfruttate.
Non serve fare del terrorismo mediatico.
Servono progettualità e buona volontà di fare le cose.
Forse, invece di sperperare denari in politiche di assistenzialismo si dovrebbe pensare ad applicare almeno una delle possibili soluzioni al problema dell'acqua, per non incorrere nel rischio di trovarsi grossi guai.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot del quotidiano " La Verità ".