Mario Giordano ha scritto molto bene su "Panorama". Quanto scritto da Giordano riflette plasticamente quella che è la situazione italiana.
La politica fa un vero e proprio abuso dei commissari.
Avevamo un commissario sulla pandemia Covid, il cui ruolo è stato ricoperto prima da Domenico Arcuri e poi dal generale Francesco Paolo Figliuolo.
La sanità della Regione Calabria è commissariata da 4 anni, come anche quella del Molise.
Eppure, la sanità in queste regioni presenta carenze.
Per la ricostruzione post-sisma si sono succeduti quattro commissari (Vasco Errani, Paola De Michele, Piero Farabollini e Giovanni Legnini) ma i problemi ci sono ancora.
Uno dei casi in cui il commissario ha fatto il suo dovere e ha portato a termine ciò che doveva fare è stato quello del sindaco di Genova Marco Bucci, il quale ha ricostruito il ponte sul Polcevera o ponte "Morandi".
Noi abbiamo uno Stato pachidermico che dovrebbe essere semplificato.
Abbiamo troppa burocrazia.
Per questo motivo, si ricorre al commissario ma non sembra che le cose migliorino.
Anche il caso di Bucci, che è stato un successo, nasconde una situazione quantomeno discutibile nel fatto che il primi cittadino di Genova abbia dovuto nominare a sua volta un super commissario che ha dovuto aiutarlo a fargli ottenere le carte con le quali agire.
Ora, ci si deve chiedere come mai non si faccia nulla contro la burocrazia eccessiva.
La risposta è ovvia: anche i burocrati votano e votano per una certa parte.
Alla succitata parte parte politica non piace perdere voti.
Chi è capace di intendere...intenda.
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