Stando all'articolo, i figli degli immigrati dicono di sentirsi più africani che italiani ed è accusano noi italiani di farli sentire così.
Mi sembrano quasi i bambini che versano lo yogurt sul tavolo e che accusano gli altri di averne versato troppo nei loro bicchieri.
La verità è che ci sono immigrati che non si integrano.
Però, noi non li ghettizziamo.
Non si integrano anche per colpa nostra, perché non facciamo capire a loro che per integrarsi debbono rispettare le nostre leggi, la nostra storia e la nostra cultura.
Ai figli dei migranti è dato tutto ma non si insegna a loro che per integrarsi serve la legge.
Per esempio, noi rispettiamo i diritti delle donne, diritti riconosciuti dalla legge.
Noi rispettiamo chi cambia religione.
Non mi pare che alcune delle società dalle quali provengono i genitori di queste persone facciano altrettanto.
Penso, per esempio, a molti Paesi islamici.
Mi risulta che l'Islam condanni un musulmano che abiura la sua religione per seguirne un'altra.
Da qui nascono i problemi.
Forse, prima di pensare a concedere lo ius soli, si dovrebbe pensare a tutto ciò.
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