Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

sabato 1 agosto 2020

Stragi di Ustica e di Bologna, si indaghi sui Palestinesi



Un articolo di Maurizio Tortorella su "Panorama" parla delle due stragi che quarant'anni fa insanguinarono il nostro Paese.Queste due stragi avvennero a 36 giorni di distanza l'una dall'altra.
Le stragi in questione furono quelle di Ustica e quella della stazione di Bologna.
Per anni, si indagarono su varie piste, da quella degli americani (per Ustica) a quella dei neofascisti (riguardo alla strage di Bologna) ma la matrice di questi due attentati potrebbero essere comuni e potrebbero riguardare il terrorismo palestinese.
In particolare, deve essere ricordato che nel 1973-74, l'Italia strinse un accordo proprio con i Palestinesi.
L'accordo in questione prese il nome di "Lodo Moro" .
Infatti, prese il nome dall'allora ministro degli Esteri Aldo Moro.
Questo accordo prevedeva una non belligeranza tra Italia e Palestinesi.
Questi ultimi non avrebbero fatto attentati qui in Italia in cambio della libertà di circolare anche con le armi in territorio italiano.
Ora, gli eventi della storia mutarono.
Nel 1978, Moro fu rapito ed ucciso dalle Brigate Rosse.
Il 4 aprile 1980, il Governo presieduto da Francesco Cossiga giurò.
Cossiga era un atlantista convinto e questo portò ad un cambio della politica estera italiana. 
Una politica atlantista e filo-israeliana avrebbe provocato un approccio diverso riguardo alla questione israelo-palestinese. 
Dunque, le due stragi di Ustica e della stazione di Bologna potrebbero essere state due attentati dei terroristi palestinesi.
Ora, ci deve chiedere il motivo per il quale non si indaga sulla pista palestinese.
Ci sono ancora troppi misteri riguardo a queste due vicende sanguinose.
La verità deve essere detta per rispetto delle vittime di quelle stragi.


2 commenti:

  1. Ma in base a cosa affermi con tanta sicurezza che dietro a bologna e a ustica ci sono i palestinesi? Abbiamo riscontri processuali o investigativi? No, lo chiedo perchè mambro e fioravanti sono stati ritenuti responsabili di bologna da 3 sentenze, decine di giudici. Possiamo sapere se è una tua (o di chiunque altro) speranza/sensazione o se c’è in effetti qualche elemento concreto per affermare una cosa del genere? Perchè, ripeto, ci sono 3 sentenze, che hai accuratamente evitato di citare, come se questi due fossero in galera a furor di popolo. Grazie per la risposta eventuale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è un bell'articolo su "Italia Oggi", non un giornale di destra, che ne parla.
      Questo è il link: https://www.italiaoggi.it/news/sulla-strage-di-bologna-le-impronte-palestinesi-sono-molto-chiare-ma-si-continua-a-puntare-sulla-fragile-2466906.
      Questo ne è uno stralcio:

      "Sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980 sembrerebbe ormai tutto chiaro e assodato: terrorismo fascista finanziato da Licio Gelli che, in combutta con i servizi segreti deviati, fecero morire 85 innocenti per rovesciare la democrazia in Italia. Però c'è lì, da 40 anni, un argomento che ogni volta viene accantonato, la cosiddetta «pista palestinese». A leggere qualche documento, dei dubbi in tema vengono, specie se si pensa che l'allora presidente del Consiglio e poi della Repubblica Francesco Cossiga parlò di «incidente» capitato a un palestinese che trasportava una bomba per un attentato da compiere all'estero.
      Il libro del giornalista del Resto del Carlino Beppe Boni, La strage del 2 agosto, uscito in questi giorni per Minerva, è una di queste pietre d'inciampo. Basta fare riferimento ai cablogrammi riportati in queste pagine, quelli che il colonnello dei carabinieri Stefano Giovannone, capo degli 007 italiani a Beirut, Libano, inviò all'inizio del 1980 a Roma. Giovannone, in codice «Maestro» venne messo in moto dalla violazione del «Lodo Moro», l'accordo segreto che Aldo Moro aveva siglato nel 1973 con le organizzazioni terroristiche palestinesi.
      In sostanza: noi vi facciamo transitare per il territorio italiano indisturbati, voi però non dovete compiere attentati in Italia. Un accordo machiavellico, ma quando sei vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro, questo puoi fare; e che funzionò fino alla fine del 1979 quando a Ortona tre esponenti del Collettivo di via dei Volsci vennero arrestati mentre trasportavano due missili terra-aria sovietici che erano proprietà dell'Fplp, Fronte popolare per la liberazione della Palestina. Aderivano all'Olp, l'Organizzazione per la liberazione della Palestina di Yasser Arafat (futuro premio Nobel), ma da sinistra in quanto marxisti".

      Il "Lodo Moro" esisteva. Esso consentiva ai terroristi palestinesi di circolare liberamente nel nostro Paese.
      In cambio, essi non avrebbero fatto gli attentati sul suolo italiano.
      Con l'uccisione di Moro, e la salita al potere di Cossiga, cambiò l'indirizzo politico del Governo.

      Elimina

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.