Il 26 gennaio 2020, Selvaggia Lucarelli ha scritto su Twitter:
"Coronavirus. In Cina morte 56 persone, la maggior parte sopra gli 80 anni e già malate. Gli abitanti della Cina sono 1 miliardo e 300 milioni. È morto lo 0,0000043% della popolazione. Giusto per ricordare i numeri della psicosi per cui si ha paura di ordinare involtini primavera".
Ieri, la stessa persona ha scritto:
"Briatore curato da Zangrillo. Un negazionista curato da un negazionista, insomma".
La signora Lucarelli è caduta in contraddizione.
Se sono "negazionisti" Zangrillo e Briatore, non è stata "negazionista" anche la signora Lucarelli, il 26 gennaio scorso?
Certo, il termine "negazionista" non dovrebbe essere usato, dato che riguarda ben altre tragedie.
Ho usato il termine per farmi capire da tutti.
Ora, mi trovo disgustoso l'atteggiamento di chi gioisce delle disgrazie altrui.
Quando il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti è stato trovato positivo al Coronavirus, io gli ho espresso la mia solidarietà.
Zingaretti non mi è simpatico e politicamente non mi piace.
Anzi, a mio parare, le sue idee politiche sono dannose.
Però, non gioirei mai di una disgrazia che potrebbe capitargli.
Invece, vedo che altri non fanno lo stesso quando è colpita da una disgrazia una persona che è loro antipatica.
Sui campanili e sui banconi si stendevano lenzuola con scritto: "Andrà tutto bene".
I fatti smentiscono ciò.
Noi siamo diventati ancora più cattivi.
Questo ci deve fare vergognare.
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