"Oggi ricordiamo la tragedia della miniera di Marcinelle, che costò la vita a 136 italiani.
Qualche fanatico dell’immigrazione incontrollata osa paragonare quei lavoratori, emigrati per migliorare la propria condizione e quella della Nazione che li ospitava, a chi ogni giorno sbarca illegalmente in Italia esigendo - grazie alla solita sinistra - ogni tipo di diritto e senza contribuire in alcun modo alla società che li ospita.
Marcinelle è il simbolo del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, della loro dedizione e della loro umiltà. Noi non dimentichiamo".
Qualche fanatico dell’immigrazione incontrollata osa paragonare quei lavoratori, emigrati per migliorare la propria condizione e quella della Nazione che li ospitava, a chi ogni giorno sbarca illegalmente in Italia esigendo - grazie alla solita sinistra - ogni tipo di diritto e senza contribuire in alcun modo alla società che li ospita.
Marcinelle è il simbolo del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, della loro dedizione e della loro umiltà. Noi non dimentichiamo".
Ieri, è stata commemorata la tragedia nella miniera di Marcinelle, in Belgio, strage nella quale morirono 136 italiani.
Ora, qualche "testa illuminata" ha paragonato gli italiani emigrati in Belgio e morti a Marcinelle ai migranti clandestini che vengono qui da noi.
Questo paragone stupido offende la memoria di questi nostri connazionali.
Infatti, quei nostri connazionali emigrarono in Belgio con tutti i documenti in regola e con la chiara intenzione di lavorare.
Invece, i migranti clandestini africani ed asiatici che vengono qui non hanno uno straccio di documento e pretendono ogni cosa, come se fosse a loro dovuta.
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