Ne riporto questo stralcio:
Durante l’emergenza coronavirus molti, tra cui la Nuova Bussola Quotidiana, avevano criticato la Chiesa italiana proprio per questo: aver dimostrato l’inutilità della religione (cattolica). Ha chiuso le chiese prima che il governo glielo chiedesse, ha accettato la legislazione civile in campo liturgico, ha accettato la violazione del Concordato, non ha detto niente davanti a norme evidentemente assurde e illogiche, non ha reagito nonostante sia stata trattata molto peggio dei pizzaioli, ha applicato norme ancora più restrittive di quelle emanate diventando Chiesa di Stato, non ha criticato la falsità strumentale dell’appello politico ai cosiddetti esperti, ha indicato nel rispetto della distanza sociale il modo di testimoniare l’amore del prossimo senza pensare di collaborare così alle conseguenze negative delle misure stesse, ha accolto come verità assoluta le decisioni amministrative e, soprattutto, ha dichiarato che Dio con la pandemia non c’entra niente, appunto è inutile.
Il mio parroco ha più volte ripetuto dall’altare che Dio non punisce con le difficoltà ma ci dà la forza di farvi fronte. Dio, così, non è più l’Onnipotente ma diventa un animatore morale e sociale. Tutto quello che Lui può fare lo fa tramite noi, ma allora non può fare niente. Questo, infatti, è un Dio immanente e non più trascendente. Oltre che un Dio impotente: la salvezza non viene da Dio ma dai medici e dal governo. La religione si è così esiliata da sola: chiese chiuse, niente processioni propiziatorie, niente preghiere".
Purtroppo, anch'io debbo constatare la verità che si trova in codeste parole.
Tanta parte dell'attuale gerarchia ecclesiastica italiana ha accettato di piegarsi ad un establishment che ha in mente solo una cosa: il potere.
Chi governa l'Italia è ostile alla cultura cattolica.
Si dice "laico" ma in realtà è settario.
La vera laicità riconosce anche alla religione il suo spazio nella società e non tocca ciò che è l'istituzione religiosa a livello dogmatico.
Invece, sfruttando l'emergenza dovuta al Coronavirus, chi governa oggi questo disgraziato Paese è entrato a gamba tesa dentro la Chiesa e l'ha piegata al suo volere.
Ha imposto, per esempio, di fare la Comunione in un certo modo ed il "numero chiuso" di persone che possono frequentare la messa.
La cosa grave è il fatto che tanta parte della gerarchia ecclesiastica attuale abbia accettato ciò.
Insomma, l'Italia sta diventando come la Cina e non come gli USA.
In pratica, quasi come in una sorta di regime cesaropapista, lo Stato può dare anche indicazioni religiose ai fedeli.
Ora, vorrei ricordare che nel Medioevo, nel 1215, fu firmata a Runnymede la "Magna Charta Libertatum", la quale garantì anche la libertà della Chiesa in Inghilterra.
In fondo, la vera laicità si fonda sulla separazione tra Stato e Chiesa, i quali convivono e collaborano pensando al bene di tutti.
Una collaborazione prefigura una pariteticità nei rapporti.
Invece, quanto accaduto qui in Italia è stato un pericoloso cedimento della Chiesa ad uno Stato che oggi è profondamente anticattolico.
Basti pensare alla legge sull'omofobia e al provvedimento in favore della pillola RU486 che può essere presa anche in casa e senza ricovero in ospedale.
Chi ci governa oggi, nonostante l'immagine di San Pio di Pietrelcina nel portafogli, è intrinsecamente ostile alla dottrina cattolica.
Chi ci governa oggi amoreggia con un regime ostile al Cristianesimo come quello cinese.
Oggi, noi ci troviamo con uno Stato che ritiene che la partecipazione ai riti religiosi sia una sua concessione e non un diritto individuale delle persone.
La Chiesa italiana non ha criticato questo atteggiamento arrogante di chi ci governa.
Qualche presule che ha provato a criticare tale atteggiamento è stato zittito subito.
Sappiamo tutti come si comporta questo "regime".
Per esempio, chi dice qualcosa di diverso rispetto a ciò che dice il mainstream viene accusato di "negazionismo", come se fosse una persona che nega un crimine immondo contro l'umanità come il Genocidio armeno o la Shoah.
Ora, questo è assurdo.
Qui in Italia, vi è un Concordato tra Stato e Chiesa.
Questo Concordato è diventato carta straccia?
Se sì, si formalizzi subito la cosa.
Il fatto che la Chiesa italiana si sia piegata a questo establishment rappresenta una vittoria per chi è anticattolico.
Egli può dire che la fede sia inutile e che chi si esprime pubblicamente in suo favore sia da trattare come pazzo o da mostrificare.
Così, un altro pezzo di libertà ci viene tolto...e la Chiesa è oggi in esilio.
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