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domenica 30 agosto 2020

La supercella


Stamani, la zona di Roncoferraro, nella quale abito, è stata colpita da una supercella.

Lo stesso fenomeno ha coinvolto anche il Veneto.
Ora, parlo un po' di codesto fenomeno.
La supercella è un temporale caratterizzato da un mesociclone, una sorta di bassa pressione in rotazione.
Rispetto ai comuni temporali, la supercella è meno frequente ma è più pericolosa.
Infatti, la supercella genera i tornado.
Essa parte con lo stesso meccanismo con il quale si formano i comuni temporali.
Una massa d'aria calda ed umida sale formando le correnti ascensionali.
Sollevandosi, si raffredda con un processo adiabatico, ossia senza scambio di calore.
Raggiunta la saturazione, si forma la nube, il cumulonembo.
Il cumulonembo è caratterizzato da una forte turbolenza e le goccioline d'acqua si fondono, formando la pioggia.
Quando il cumulonembo si sviluppa molto in verticale ed arriva ad un punto in cui trova una massa d'aria fredda e stabile la sua parte alta si appiattisce e ad assume la forma che in latino è chiamata cumulonimbus incus.
La forma ricorda un incudine.
Esso genera la grandine.
Una supercella è un temporale con tutte le caratteristiche di un fenomeno generato da un cumulunimbus incus, con tanto di fulmini, tuoni e grandine, ma con qualcosa in più.
In esso, vi è un mesociclone.
Infatti, un temporale si può sviluppare solo con tanto calore.
Il calore (che non deve essere confuso con la temperatura) è energia.
Una supercella si forma con questi tre fattori:
  • Venti umidi e miti negli strati atmosferici vicini al suolo.
  • Rotazione ed una certa ed una certa modulazione dell'intensità del vento mano a mano che si sale di quota.
  • All'inizio del fenomeno, serve un'inversione termica alle quote atmosferiche medie (tra i due ed i 4 Km di altitudine) che fa sì che la temperatura salga anziché scendere mano a mano che si va su di quota.
L'inversione termica agisce da "tappo" alla sviluppo verticale della bassa pressione.
Questo "tappo" salta appena incontra una massa di aria più fredda.
Nella nube, si forma una sorta di "tornado orizzontale" per la rotazione dei venti all'interno.
Appena il "tappo" salta queste correnti iniziano a ruotare in verticale.
Il calo barico è molto forte.
Questo porta venti forti, fulmini, tuoni e grandine e può generare il tornado o tromba d'aria. 
La foto qui sopra, presa da Wikipedia, mostra una supercella.
Sembra un cumulunimbus incus ma ha alcune peculiarità.
Nella parte alta, si vedono dei "cuscini", detti "mammatus".
I mammatus si formano proprio in condizioni di aria calda ed estremamente umida che genera correnti ascensionali molto forti che portano l'acqua fino alla tropopausa.
Un'altra caratteristica è la "nube a muro", la quale è una protuberanza nuvolosa che si estende dalla base del cumulonembo e arriva verso l'alto, assumendo la forma discoidale.
Inoltre, vi è la flanking line, ossia una linea di cumuli congesti (cumulus congestus) connessi alla parte più attiva della supercella.
La flanking line si estende verso l'esterno dall'interno della nube in direzione sud-sud-ovest, assumendo l'aspetto a scala di cumuli alti che si abbassano gradualmente.
Le supercelle sono diffuse nel sud del Canada, nelle Grandi Pianure degli USA, in Argentina, in Bangladesh, nell'India meridionale e in Australia.
Anche qui in Italia, nella Pianura Padana, le supercelle iniziano a manifestarsi con una certa frequenza.
In base alle mie osservazioni di semplice appassionato, nella mia zona, i temporali che possono diventare supercelle sono quelli provenienti dalla zona del Lago di Garda e da quella di Parma.
Guarda caso, la zona del Lago di Garda ha il calore e l'umidità del lago e quelli provenienti da Parma, in realtà, si formano da masse di aria calda che provengono dalla zona del Mar Ligure, attraversano la Lunigiana e l'Appennino e surriscaldano nella Pianura Padana.
Rivolgendomi a coloro che vivono nella mia zona, dico di fare attenzione alla direzione dalla quale arriva il temporale. 




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Ringrazio un caro amico di questa foto.