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venerdì 7 agosto 2020

Gli antirazzisti (americani e non) sono i primi razzisti


Prendo questo stralcio dell'articolo sul blog di Nicola Porro che è intitolato "Se sei bianco sei razzista!":
"Leggendo i commenti ai pezzi usciti qui sulla Zuppa riguardo al politicamente corretto e Black Lives Matter, mi sembra ci sia un po’ di confusione. Il punto non è essere antirazzisti o “a favore” del razzismo (ma chi, oggi?). Alcune affermazioni, come il “genocidio” dei neri che sarebbe in corso in America, sono francamente insostenibili. Ma il punto non è neanche questo. Il punto è che quello che la stragrande maggioranza di voi chiama “antirazzismo” non corrisponde più con l’antirazzismo della sinistra identitaria americana, anzi ne è ormai in diretta opposizione.

Il punto è che voi siete tutti razzisti. E non importa se votate a sinistra, se frequentate i centri sociali e quanto ci tenete a salvare gli immigrati sui barchini. Tutto ciò non conta. Siete razzisti semplicemente perché siete bianchi. La vostra bianchezza include inevitabilmente tutti i pregiudizi e i privilegi delle società create dai bianchi e quindi intrinsecamente razziste. Guardate che non sto esagerando nulla. È la tesi esplicita del libro più venduto e discusso in America in questi mesi di Black Lives Matter: White Fragility di Robin DiAngelo [sic]. Lei è l’ennesima accademica americana politicamente corretta; una carriera basata sullo studio del razzismo che ovviamente vede in ogni cosa e ogni dove. È anche una “trainer dell’antirazzismo”. In pratica, quando una azienda ha bisogno di dimostrare quanto sia impegnata nella lotta al razzismo, impone ai suoi dipendenti queste session di “sensibilizzazione”. Considerate che specialmente nel post-George Floyd, su questo mercato delle consulenze e dei seminari antirazzisti sono piovuti ulteriori risorse per milioni e milioni di dollari
".

L'articolo è stato scritto da Stefano Varanelli.
Ora, una cosa deve essere detta.
Deve essere detto che questi "antirazzisti" (americani e non)  sono i primi veri razzisti.
Infatti, per questa gente, si è razzisti se si è bianchi.
Per questa gente, il bianco è razzista a prescindere. 
Se non è razzismo questo, non so cos'altro sia. 
Quello che ha espresso Robin D'Angelo altro non è che l'ultima uscita di una fautrice del "politicamente corretto".
Per questa gente, noi Europei (bianchi e cristiani) dobbiamo sentirci in colpa verso gli altri, per esempio, per la schiavitù.
Ora, mi risulta che, per esempio, anche gli Arabi (un po' più abbronzati e prevalentemente musulmani) abbiano fatto della schiavitù un business.
Però, per certa gente, quello che abbiamo fatto noi Europei ed Occidentali è stato tutto negativo mentre quello che hanno fatto gli Arabi è stato positivo.
Evidentemente, qualcosa non quadra.
Addirittura, la deputata democratica america Alexandria Ocasio Cortez è arrivata ad attaccare la figura di San Damiano di Veuster , definendolo un "suprematista bianco".
Questo sorprende per la deputata Cortez proviene da una famiglia di cultura cattolica.
San Damiano di Veuster (1840-1889) andò a Molokai (una delle isole dell'Arcipelago delle Hawaii) per curare il lebbrosi ed anche lui si ammalò di lebbra.
Anche le Chiese protestanti americane e persino la Chiesa d'Inghilterra aiutarono il religioso nella sua missione.
Il re delle Hawaii Kalākaua lo insignì del del grado di Commendatore dell'Ordine di Kalākaua.
Dunque, la signora Ocasio Cortez dimostra ignoranza, oltre a dimostrare una certa cecità ideologica.
Questi "antirazzisti" sono i primi razzisti.
Infatti, sono razzisti anche con loro stessi e con la loro stessa civiltà, visto che molti di loro sono bianchi. 
Per gli Americani, questo deve essere un motivo per votare il Donald Trump.
Oramai, i Democratici sono nelle mani degli estremisti.










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Ringrazio un caro amico di questa foto.