Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Marco Bassetti che è intitolato "Una gestione dell’emergenza peggiore di quella italiana c’è: l’esperimento social-bolivariano in Spagna".
Ne riporto questo stralcio:
"Pensavate che l’Italia fosse il Paese che ha gestito la crisi del coronavirus nel modo peggiore? Ebbene, vi sbagliavate. Difatti, guardando al di là del Tirreno, troverete un governo la cui gestione della crisi economica e sanitaria fa impallidire, per inefficienza, la già non mirabolante gestione italiana.
Per farci un’idea degli spropositi di cui è stata costellata la gestione dell’emergenza Covid-19 in Spagna, bastano due pillole. La prima. In piena emergenza, una settimana dopo che l’Oms dichiarasse lo stato di pandemia mondiale, l’otto marzo il governo social-comunista di Pedro Sánchez e Pablo Iglesias decide di autorizzare le manifestazioni femministe su tutto il territorio nazionale, esponendo pertanto l’intera popolazione spagnola a un elevato rischio di contagio. Pochi giorni prima della manifestazione, un alto esponente di Podemos aveva sostenuto che autorizzare la manifestazione era un atto dovuto, visto che le morti per violenza di genere erano ben più alte di quelle dovute al coronavirus (!). Naturalmente, il governo non avrebbe potuto politicamente bloccare le manifestazioni femministe, vere e proprie sentinelle del dogma, truppe d’assalto ideologico usate dalla sinistra per “fascistizzare” ogni pensiero non omologato. Ma non finisce qui".
Per farci un’idea degli spropositi di cui è stata costellata la gestione dell’emergenza Covid-19 in Spagna, bastano due pillole. La prima. In piena emergenza, una settimana dopo che l’Oms dichiarasse lo stato di pandemia mondiale, l’otto marzo il governo social-comunista di Pedro Sánchez e Pablo Iglesias decide di autorizzare le manifestazioni femministe su tutto il territorio nazionale, esponendo pertanto l’intera popolazione spagnola a un elevato rischio di contagio. Pochi giorni prima della manifestazione, un alto esponente di Podemos aveva sostenuto che autorizzare la manifestazione era un atto dovuto, visto che le morti per violenza di genere erano ben più alte di quelle dovute al coronavirus (!). Naturalmente, il governo non avrebbe potuto politicamente bloccare le manifestazioni femministe, vere e proprie sentinelle del dogma, truppe d’assalto ideologico usate dalla sinistra per “fascistizzare” ogni pensiero non omologato. Ma non finisce qui".
Non vorrei mettere di mezzo il Signore ma debbo dire che ogni giorno ringrazio Dio di avermi dato un cervello e la capacità di usarlo.
Io ho sempre provato un certo ribrezzo per l'ideologia comunista ed i fatti mi danno ragione.
Gli Spagnoli sono riusciti a fare peggio di noi (il che non è un complimento per Giuseppe Conte) per ciò che riguarda l'emergenza causata dal Coronavirus.
L'avere autorizzato le manifestazioni femministe dell'8 marzo è stata una scelta infelice, per la questione del contagio.
Inoltre, l'avere annunciato l'entrata in vigore dell'allarme nel giorno 12 marzo e l'averlo fatto entrare in vigore effettivamente due giorni dopo è stata una scelta azzardata che ha fatto andare molti spagnoli nelle seconde case, aumentando il rischio del contagio.
Come avviene qui in Italia, a questa sinistra interessa solo la sua ideologia.
Essa punta a dichiarare "fascista" ogni pensiero non omologato ed opera in funzione della sua ideologia.
Basti pensare a quello che accade qui in Italia, in cui vi è il problema economico causato dal Coronavirus.
Il governo del premier Giuseppe Conte che fa?
Il governo del premier Conte pensa alle sanatorie per gli immigrati clandestini.
Lo stesso discorso è portato in Spagna, dal governo bolivariano di Pedro Sanchez e Pablo Iglesias.
Il governo spagnolo pensa a nazionalizzare ogni cosa quando serve maggiore liberismo.
Questa è la sinistra.
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