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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 2 aprile 2019

Radici dell'Europa, ricordiamo San Giovanni Paolo II

Oggi, si commemora il giorno in cui il grande Papa Giovanni Paolo II andò alla casa del Padre.

Ora, prendo uno stralcio di un discorso pronunciato da quel grande Papa il 6 novembre 1981.
Il discorso fu quasi "profetico" su codesta Europa.
Questo è lo stralcio:

"Ci troviamo in un’Europa in cui si fa ognor più forte la tentazione dell’ateismo e dello scetticismo; in cui alligna una penosa incertezza morale, con la disgregazione della famiglia e la degenerazione dei costumi; in cui domina un pericoloso conflitto di idee e di movimenti. La crisi della civiltà (Huizinga) e il tramonto dell’Occidente (Spengler) vogliono soltanto significare l’estrema attualità e necessità di Cristo e del Vangelo. Il senso cristiano dell’uomo, immagine di Dio, secondo la teologia greca tanto amata da Cirillo e Metodio ed approfondita da sant’Agostino, è la radice dei popoli dell’Europa e ad esso bisogna richiamarsi con amore e buona volontà per dare pace e serenità alla nostra epoca: solo così si scopre il senso umano della storia, che in realtà è “Storia della salvezza”".

Ora, io provo a portare il discorso in una sfera un po' più "laica".
Questa Unione Europea ha scelto di rinnegare la sua cultura e la sua storia, tagliando le sue radici giudaico-cristiane.
La storia europea è un intreccio tra la tradizione ellenistico-romana e quella giudaico-cristiana.
Per paura di "non piacere ai non cristiani", questa Europa ha scelto di rinnegare quest'ultima.
Di fatto, questo ha creato due radicalismi.
Uno di questi è quello ateista, quello che vuole distruggere ogni simbolo cristiano per "paura di offendere i non cristiani".
L'altro radicalismo è quello di matrice religiosa, che si manifesta come reazione al primo.
Qui si vede il radicalismo islamico, il quale fa proselitismo tra gli Europei e si propone come "cura" rispetto al secolarismo europeo, attirando a sé coloro che chiedono un po' di spiritualità.
Così, la nostra civiltà rischia di morire.

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