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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 30 aprile 2019

Ripresa economica del nostro Paese.? Meglio essere cauti

Si sta per festeggiare il 1 maggio, la "Festa dei Lavoratori".
Ora, le notizie parlano tanto di ripresa economica e di aumento di posti di lavoro.
Addirittura, si parla di un'Italia che starebbe uscendo dalla recessione.
Una cosa, però, deve essere chiarita.
Questa crescita avvenuta nel primo trimestre di quest'anno è solo dello 0,2%.
Si tratta di una crescita superiore alle aspettative ma di certo non così vigorosa come qualcuno vuole fare credere
Inoltre, è vero che è aumentata la gente che lavora e ci sono più persone assunte a tempo indeterminato ma sono ancora troppi coloro che lavorano con contratti a termine o come stagista.
Io, per esempio, lavoro come stagista presso un'azienda della mia zona.
Poiché non si tratta di una grande impresa, io non posso essere assunto effettivamente.
Quindi, io resto come stagista.
Per carità di Dio, non mi trovo male al lavoro.
Però, non posso neppure fare lo stagista a vita.
I miei datori di lavoro attuali ci mettono tutta la buona volontà per cercare di tenermi.
Però, le condizioni dell'attuale sistema non aiutano.
Così, ho tutta l'intenzione di andarmene dal paese in cui abito (Roncoferraro) per cercare condizioni migliori.
In verità, al nostro Paese serve una riforma radicale e complessiva.
Serve una vera riforma di stampo liberale, una riforma che (per esempio) dia un fisco più leggero ai nostri imprenditori.
Inoltre, si debbono tagliare tutti i lacci e lacciuoli burocratici che impediscono ad un'impresa di nascere.
Serve anche un fisco più equo. Per esempio, si debbono abolire i privilegi fiscali di cui godono (per esempio) le cooperative.
Si debbono abolire certi ordini, come l'Ordine dei Giornalisti.
Si debbono fare politiche atte a fare scendere il costo dell'energia elettrica e quello dei carburanti.
Si debbono fare le infrastrutture.
Da liberale (convinto) dico che la politica non serva a creare ricchezza.
Però, la politica deve creare le condizioni perché ci possa essere il benessere economico.
Una politica che opprime i cittadini con le tasse e che non fa altro che dare sussidi a destra e a manca non è buona politica.
A me è stato suggerito di provare a chiedere il reddito di cittadinanza ma io guardo a cose come questa con molta diffidenza.
Infatti, il reddito di cittadinanza è una trappola poiché per finanziarlo si tolgono risorse a cose più utili, come ad esempio le infrastrutture, e si aumentano le tasse.
Dunque, serve cautela.


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